Siamo finalmente giunti alla prima tappa del nostro viaggio: Sofia, la capitale della Bulgaria.

Sfortunatamente il tempo a disposizione non è molto. Si arriva con l’aereo poco dopo l’ora di pranzo e nel tardo pomeriggio si parte alla volta di Vidin, piccola cittadina sul Danubio dove è attraccata la nave e dove comincerà la crociera.

La visita di poche ore però può ritenersi sufficiente per avere almeno un’idea generale. Sofia, la capitale della Bulgaria, non offre molto dal punto di vista turistico e le principali attrazioni sono molto vicine tra di loro.

Il primo luogo che visitiamo è la Cattedrale Alexandar Nevski, imponente chiesa ortodossa costruita tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Sicuramente è il luogo di maggiore interesse turistico della città. Sfortunatamente è possibile fare foto all’interno solo pagando un supplemento di pochi Lev (circa 3€). Non vengono accettati euro o carta di credito, quindi non avendo cambiato i soldi per sola mezza giornata in Bulgaria non abbiamo potuto farle.

Per potervi dare un’idea di come sia al suo interno, ho preso gentilmente in prestito una foto del sito: divident.bg. Mentre le altre sono di mia realizzazione.

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Cattedrale Alexandar Nevski – Photo Credit: Andrea Gigliotti
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Cattedrale Alexandar Nevski – Photo Credit: divident.bg

 

 

 

 

 

 

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Chiesa di Santa Sofia – Photo Credit: Andrea Gigliotti

 

Con qualche minuto a piedi, si raggiunge la Chiesa di Santa Sofia, la più antica chiesa nei Balcani, resa anche molto particolare dal fatto che l’altare è visibile (cosa che normalmente non avviene nelle chiese ortodosse).

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Chiesa di San Giorgio – Photo Credit: Andrea Gigliotti

 

Dopo una breve passeggiata, si arriva alla Chiesa di San Giorgio. La curiosità di questa chiesa sta nel fatto che è completamente circondata da un gigantesco edificio dove, tra le altre cose, hanno sede il palazzo del Presidente bulgaro, un ministero e un hotel.

Dopo un’altra breve passeggiata, si riprende il pullman in direzione Vidin, dove si arriva in tarda serata, dopo un tragitto di 3-4 ore. Durante questo lungo trasferimento, è possibile vedere dal finestrino alcuni paesini molto poveri ed alcuni impianti industriali. Le due cose che mi hanno sorpreso di più nella giornata sono la grande povertà al di fuori del centro di Sofia ed il forte attaccamento dei bulgari verso l’Unione Europea. Infatti è praticamente impossibile vedere la loro bandiera nazionale senza vedere accanto anche quella dell’UE.

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Le Porte di Ferro – Photo Credit: Andrea Gigliotti

La mattina seguente trascorre in navigazione lungo un tratto di Danubio fantastico. Le Porte di Ferro, una serie di profonde gole, regalano un paesaggio molto suggestivo. Lungo il passaggio nella gola, è possibile ammirare la Tabula Traiana, in memoria delle conquiste dell’imperatore romano Traiano, mente sulla sponda opposta si impone la scultura di circa 40 metri a strapiombo sul fiume dedicata a Decebalo (re dei Daci e avversario di Traino).

 

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Tabula Traiana – Photo Credit: Andrea Gigliotti
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Scultura di Decebalo – Photo Credit: Andrea Gigliotti

 

 

 

 

 

 

Dopo pranzo si arriva nella cittadina di Donji Milanovac che, a parte un piccolo mercato sulle rive del fiume dove le donne del luogo vendono i loro articoli in pizzo, non offre particolari attrazioni. Si parte quindi in pullman alla volta di Lepenski Vir, sito archeologico risalente al periodo mesolitico. Tutto ciò che riguardava l’antico sito è stato spostato a causa degli allagamenti causati dalla costruzione della diga a valle ed è racchiuso in una moderna struttura in vetro e acciaio. All’interno troviamo una sala proiezione, dove potrete visionare un film riguardante la storia degli scavi (non fatevi scoraggiare dalla colonna sonora deprimente). Proseguendo sono visibili alcuni manufatti, le antiche rovine ed alcune repliche di scheletri (gli originali sono conservati a Belgrado).

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Lepenski Vir – Photo Credit: Andrea Gigliotti

 

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Manufatti mesolitici – Photo Credit: Andrea GIgliotti

 

 

 

 

 

 

Al momento la struttura è ancora poco conosciuta (hanno da poco raggiunto quota 50 mila visitatori), anche perchè è fuori dai normali circuiti turistici.

Tornando a Donji Milanovac, ci sarà tempo per fare due passi, vedere il mercatino e fare un salto, in caso di necessità al supermercato (si può pagare anche con carta di credito).

Nella prossima tappa ragiungeremo Belgrado, la Capitale della Serbia, non mancate!

Se invece vi siete persi la prima puntata, potete leggerla qui.