Dopo aver parlato di viaggi in giro per il mondo, è giunto il momento di raccontare di un bellissimo tour di tre giorni a Parma e nelle più interessanti località della provincia.

Usufruendo di un pacchetto regalo di due notti, abbiamo soggiornato a Salsomaggiore Terme all’hotel Nazionale, struttura di fascia media, ottima come base per i nostri spostamenti.

Dal momento che si tratta di un giro attraverso piccoli paesi, l’unico modo per spostarsi è utilizzare la macchina. Nella mappa in basso, potete vedere le località che abbiamo raggiunto:

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Percorso turistico

Il giro esplorativo della provincia comincia con il paesino di Torrechiara, frazione di Langhirano, dove sorge l’omonimo castello, costruito nella metà del 1400.

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Castello di Torrechiara – Photo credit: Andrea Gigliotti

Il grande fascino di questo castello è dato dai suoi saloni con bellissimi soffitti affrescati. Tra tutte le sale, la più famosa è la camera d’oro, che presenta degli stupendi affreschi, pareti decorate con stucchi in bassorilievo e formelle di terracotta.

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Camera d’oro – Photo Credit: Andrea Gigliotti
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Sala del Tramonto – Photo Credit: Andrea Gigliotti

 

 

 

 

 

 

A soli 5 Km da Torrechiara, sorge Langhirano, il paese celebre in tutto il mondo per il prosciutto. Ovviamente, in un simile luogo, non si può perdere la visita al museo del Prosciutto, che racconta la storia e l’evoluzione nella produzione di questo squisito salume. Per pranzo, una soluzione intelligente può essere recarsi in uno dei piccoli minimarket del centro e farsi preparare un panino, ovviamente con prosciutto crudo di Parma DOP. Sfortunatamente, durante la nostra visita, la bellissima piazza del paese era in completa fase di ristrutturazione.

Dal momento che tutte le attrazioni della zona chiudono per la pausa pranzo, potete prendervela con calma, prima di riprendere il viaggio alla volta di Felino, paese dove viene prodotto l’omonimo salame. La maggiore attrazione del paese è l’imponente castello, costruito nell’ 890 e ricostruito dopo la sua distruzione verso la fine del 1400. Purtroppo l’interno non è visitabile, potete solo recarvi nei sotterranei dove è collocato il museo del salame.

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Castello di Felino – Photo Credit: foodvalleytravel.com

Uscendo da Felino, si arriva a Sala Baganza, celebre per la Rocca Sanvitale, chiamata più comunemente Rocca di Sala Baganza.

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Rocca di Sala Baganza – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Questa bellissima Rocca, costruita nel XIII secolo, ha rivestito un ruolo di grande importanza strategica nel corso della storia, purtroppo però non è riuscita a resistere indenne al terremoto del 2008 che ha causato ingenti danni. Solo oggi, a distanza di 10 anni di lavori di restauro e consolidamento, la struttura è tornata in gran parte visitabile. Noi siamo riusciti ad accedere alla Chiesa, alla bellissima sala d’Ercole e ad altre stanze limitrofe.

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Soffitto affrescato della sala d’Ercole – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Uscendo dalla Rocca, se siete degli appassionati, potete recarvi nei sotterranei, per visitare il museo del vino, oppure fare una passeggiata nei giardini.

Il tour della giornata termina con un rapido giro by night di Salsomaggiore.

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Terme di Salsomaggiore – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Dal momento che ne io ne Irene amiamo delle terme, il mattino seguente siamo partiti subito alla volta di Parma. La più grande attrazione della città è il palazzo della Pilotta. I due luoghi di maggiore importanza sono la Galleria Nazionale e il Teatro Farnese, che dopo oltre 400 anni di gloria, è stato quasi interamente distrutto e poi ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

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Teatro Farnese – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Se volete fare un rapido giro per le vie del centro, alcuni luoghi che si possono utilizzare come riferimento, sono la rinascimentale Basilica di Santa Maria della Steccata, piazza Garibaldi per poi risalire fino alla Chiesa e Monastero di San Giovanni Evangelista, fino ad arrivare alla Cattedrale e al Battistero. La Cattedrale di Parma, costruita negli anni 1000, presenta numerosi punti di grande interesse culturale, come il Ciclo affrescato di Lattanzio Gambara e l’affresco sull’abside, anche se nulla è paragonabile alla cupola affrescata dal Correggio.

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Cattedrale e Battistero – Photo Credit: piazzaduomoparma.com

L’ultima attrazione del centro che abbiamo visitato, è stata il Monastero di San Paolo, al quale si accede da un vialetto in strada Macedonio Melloni. Del Monastero sono visitabili solo due stanze, una realizzata da Alessandro Araldi ed una dal Correggio.

Subito fuori del centro di Parma, si trova il Parco Ducale, luogo ideale per fare una passeggiata e per ammirare dall’esterno l’omonimo palazzo chiuso al pubblico.

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Palazzo Ducale – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Terminato il rapido tour di Parma, ci siamo diretti a Colorno, paese che ospita l’omonima reggia. Dopo aver attraversato il bellissimo giardino alla francese, un po’ spoglio data la stagione, si può entrare per visitare la struttura solo con una visita guidata che comprende anche la Cappella Ducale di San Liborio. Purtroppo, solo alcune delle stanze sono state da poco riallestite, mentre tutte le altre sono spoglie a causa varie vicissitudini storiche e di decenni di incuria. Al di là di questa limitazione, dato il fascino degli interni, rimane comunque una visita fortemente consigliata.

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Reggia di Colorno – Photo Credti: Andrea Gigliotti

Durante il viaggio di ritorno a Salsomaggiore, ci siamo fermati a metà strada tra Colorno e Parma, per vedere l’Abbazia Cistercense di Valserena, costruita nel 1300. L’interno ospita il centro studi dell’Università di Parma ed alcune mostre temporanee.

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Abbazia di Valserena – Photo Credit: Andrea Gigliotti

La giornata può dirsi conclusa, non prima però di un’ottima cena all’Osteria del Castellazzo, nel centro storico di Salsomaggiore.

La prima tappa del terzo ed ultimo giorno nel parmense, è San Secondo Parmense per visitare la Rocca dei Rossi. Mai come in questo caso vale il detto “Non lasciarsi ingannare dalle apparenze”, perchè questa struttura appare tanto fragile ed in stato di abbandono fuori quanto ricca e pregevole all’interno. Inutile dire che in un luogo del genere dovrebbero esserci orde di turisti, mentre purtroppo eravamo circa una ventina.

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Rocca dei Rossi – Photo Credit: castellidelducato.it

L’interno della Rocca è ricco di sale affrescate, una delle quali, la sala delle favole, racchiude 17 riquadri ispirati alle storie di Esopo. Il vero capolavoro della Rocca è la sala delle gesta Rossiane, completamente affrescata, con lo scopo di celebrare le gesta di questa famiglia, particolarmente influente tra il 1200 ed il 1500.

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Sala delle gesta Rossiane – Photo Credit: Andrea Gigliotti

L’ultima tappa di questo breve ma intenso viaggio è stata Soragna, per vedere la Rocca Meli Lupi, edificata nel 1347. Inaspettatamente, ci siamo ritrovati nel mezzo di un Festival dello streed food, con notevoli problemi nel trovare parcheggio e prenotare la visita obbligatoria.

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Rocca Meli Lupi di Soragna – Photo Credit: Andrea Gigliotti

In ogni caso, ne è valsa la pena, perchè questo castello circondato da un ampio fossato ha un grande fascino dato dalle imponenti sale affrescate ed ammobiliate. Unica nota stonata, il divieto di fare fotografie all’interno.

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Ala destra della Rocca – Photo Credit: roccadisoragna.it

Con la Rocca di Soragna si conclude il nostro viaggio, vi aspetto numerosi per seguire la prossima avventura in giro per il mondo!