Scopriamo cosa vedere a Londra in un tour da 3 o 5 giorni.

Se volete maggiori dettagli organizzativi, fate riferimento al post precedente, cliccando qui.

Giorno 1

Guardando i prezzi e gli orari dei voli, abbiamo optato per la compagnia aerea Easyjet con arrivo a Gatwick verso metà mattina. Dopo un rapidissimo trasferimento con la navetta dal Terminal Nord a quello Sud, siamo arrivati alla stazione dei treni e abbiamo preso il treno della compagnia Southern fino a Victoria Station, cominciando a sfruttare fin da subito le nostre Oyster Card. Da lì, abbiamo preso la metro Distric (verde) fino all’albergo. Dal momento che la camera non era ancora pronta, abbiamo usufruito del servizio di deposito bagagli e siamo subito ripartiti verso la prima tappa del nostro tour, la Apsley House (Hyde Park Corner).

Apsley House – Photo Credit: english-heritage.org.uk

Questo edificio, fu dimora del Duca di Wellington, colui che sconfisse Napoleone nella celebre battaglia di Waterloo. Questo luogo merita una visita sia per la bellezza dell’edificio completamente arredato, che per la possibilità di conoscere meglio la vita di un personaggio fondamentale per la storia inglese. Il disagio di non poter scattare foto è compensato dall’audioguida compresa nel biglietto.

Uscendo dalla Apsley House, dedicate qualche minuto al parco subito di fronte ad essa, per ammirare l’arco di trionfo dedicato al Duca di Wellington, sul quale svetta la statua in bronzo più grande d’Europa.

Wellington Arch – Photo Credit: Andrea Gigliotti

A questo punto, non resta che attraversare tutto Hyde Park per raggiungere la prossima meta, Kensington Palace. In questo caso, il detto “Il percorso vale quanto la destinazione” è assolutamente appropriato. Non perdetevi gli splendidi alberi fioriti, i cigni lungo il lago artificiale The Serpntine, la Fontana dedicata alla Principessa Diana, l’Albert Memorial, la Royal Albert Hall e i Kensingon Gardens, prima di arrivare a destinazione.

Magnolia – Photo Credit: Andrea Gigliotti
Cigno – Photo Credit: Andrea Gigliotti
Royal Albert Hall- Photo Credit: Andrea Gigliotti

 

 

 

 

 

Dopo aver attraversato completamente Hyde Park, siamo arrivati a Kensington Palace, in passato residenza reale, in particolare della Regina Victoria e attuale residenza di William e Kate, Duchi di Cambridge. La parte visitabile del palazzo è divisa in 4 aree: le stanze del Re, gli appartamenti della Regina, la mostra dedicata a Lady Diana e in fine una mostra dedicata alla Regina Victoria. Le parti più interessanti sono le stanze del Re e della Regina, che presentano fantastici soffitti affrescati, pareti decorate e alcuni pregevoli mobili d’epoca. Chi possiede il London Pass, può evitare la coda per fare i biglietti e recarsi subito all’ingresso.

Kensington Palace – Photo Credit: Andrea Gigliotti

A questo punto, l’orario per le visite ai musei è terminato, ottima occasione per fare un giro nell’affollato quartiere di Kensington, che bisogna attraversare per tornare in albergo.

Dopo aver recuperato e sistemato i bagagli in camera, siamo stati raggiunti da dei nostri carissimi amici, Alberto ed Eleonora, che vivono a Londra da anni, con i quali siamo andati a bere una birra allo Ships, un caratteristico pub sulla sponda sud del Tamigi.

Per cena, ci siamo invece recati nel quartiere di Southsfiels, al The Earl Spencer, un eccellente pub che offre piatti tipici della tradizione inglese.

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Giorno 2

Il mattino seguente, verso le 8:00, vi consiglio vivamente di iniziare la presto la giornata, dopo una rapida colazione da Caffè Nero, siamo partiti alla volta del Parlamento (fermata Westminster). Sfortunatamente il Big Ben, la più celebre Torre dell’Orologio al mondo, era completamente fasciata, così come parte del Parlamento per lavori ri restauro, in ogni caso la vista rimane comunque notevole.

Parlamento – Photo Credit: andrea Gigliotti
Parlamento – Photo Credit: andrea Gigliotti

 

 

 

 

 

 

Dopo aver girato attorno al Parlamento, è arrivato il momento di mettersi in coda per entrare a Westminster Abbey. Sarebbe importante arrivare con almeno 15-20 minuti di anticipo rispetto all’orario di apertura, in modo da evitare le lunghe code che si formano nel resto della mattinata.

Westminster Abey – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Come per la Apsley House, è vietato fare foto all’interno e viene fornita l’audioguida inclusa nel prezzo, fondamentale per non perdere nulla di importante.

Durante la visita, di almeno un’ora, imparerete a conoscere una delle principali icone di Londra, dove vengono incoronati i reali. L’abazia, patrimonio dell’UNESCO, vale una visita anche per il valore storico e artistico. Il percorso al suo interno conduce i turisti dall’ingresso principale attraverso la navata centrale fino al bellissimo coro. Girando intorno all’altare, si arriva a quella che è forse la parte più bella, la cappella di Re Enrico VII. Oltre alle numerose tombe di Re e Regine, è presente una parte molto suggestiva dedicata a poeti e scrittori, dove potrete divertirvi a cercare i nomi a voi noti. Il tour dell’abbazia si conclude con la visita ai chiostri e con il trono reale, collocato accanto all’uscita.

Jewel Tower – Photo Credit: Andrea Gigliotti

A brevissima distanza da Westminster Abbey, è collocata la Jewel Tower, costruita nel 1365, per custodire i tesori del Re.  Attualmente, non custodisce più i gioielli della morchia, ma ospita una mostra che illustra l’evoluzione e il ruolo che la Torre ha avuto nel corso dei secoli. Anche se la visita è molto rapida, la consiglio solo a chi ha 5 giorni a disposizione ed è in possesso del London Pass.

Proseguendo in direzione del St.James Park, si arriva in Horse Guards Rd, dove troverete varie attrazioni. La prima sono le Churchill War Rooms, le stanze sotterranee dalle quali Winston Churchill guidò il Regno Unito durante la II Guerra Mondiale. Anche se la coda sembra essere abbastanza corta, i tempi di attesa possono essere molto lunghi, per questo abbiamo deciso di proseguire, rimandando la visita al mattino seguente. Poco oltre, troviamo Downing Street, dove abita il primo Ministro. Purtroppo, gli spiacevoli eventi dell’ultimo decennio, hanno costretto a chiudere completamente la via, quindi l’unica cosa fattibile è fotografare la targa con il nome della strada.

Cavalleria – Photo Credit: Andrea Gigliotti

A meno di 100 metri di distanza, si trova la Horse Guard Parade, dove dalle 11:00 viene svolto il cambio della guardia cavallo. Dal momento che la sua durata è molto lunga, consiglio non fermarsi troppo e proseguire, passando dentro l’Household, la sede della cavalleria, verso la tappa successiva, la Banqueting House, collocata proprio di fronte.

La Banqueting House è uno degli edifici più importanti della storia della monarchia inglese. L’unica attrazione del palazzo è data dal soffitto del salone al primo piano, capolavoro del celebre pittore fiammingo Rubens. Data la magnificenza dell’opera, venne utilizzato per secoli dai monarchi, per stupire e intimidire gli ambasciatori esteri in visita nella Capitale Britannica. Questa struttura è legata indissolubilmente alla figura di Re Carlo I, colui che ne volle la costruzione e che venne decapitato proprio d’avanti ad esso. Se avete a disposizione solo 3 giorni, vi consiglio di saltare questa visita, nel caso in cui possiate fare le cose con più calma, prendevi il giusto tempo per gustarvi il bellissimo soffitto, spiaggiati sulle comode poltrone messe a disposizione.

Trafalgar Sq. – Photo Credit: Andrea Gigliotti

La tappa successiva è Trafalgar Sq., una delle piazze più famose di Londra che con un’imponente colonna, rende omaggio all’ammiraglio Nelson, che perse la vita nella battaglia di Trafalgar, dove però la marina Britannica sconfisse l’alleanza Ispano-francese.

Per giungere alla tappa successiva, Covent Garden, se non avete voglia di camminare, dovete riprendere la metro. Purtroppo, per due sole fermate, bisogna fare un cambio di linea.

Covent Garden è il ritrovo per eccellenza dei londinesi e tappa obbligata per i turisti. Il mercato al coperto è il luogo ideale per fare shopping e per pranzare. Di particolare interesse sono due negozi specializzati nella vendita di thè.

Coven Garden Market – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Dopo un po’di meritato riposo e di acquisti è arrivato il momento di procedere. Il museo dei trasporti, adiacente a Coven Garden Plaza, è il luogo ideale se siete appassionati del genere e se avete bambini con voi. Il tour del museo è diviso in tre parti. Si comincia con l’esplorazione dei primi mezzi di trasporto, come ad esempio le diligenze. La parte successiva è dedicata all’evoluzione tecnologica dei tram e soprattutto delle prime metropolitane. Nell’ultima parte, l’attenzione è rivolta ai mezzi pubblici attuali. Molto interessante per i bambini è la possibilità salire al posto di guida di uno dei bellissimi autobus, oppure di cimentarsi nel simulatore della metro.

Data la specificità del museo, sconsiglio la visita a chi non fosse minimamente interessato al genere e a coloro che hanno a disposizione solo 3 giorni.

Per la prossima destinazione, la London Tower, una delle tappe imperdibili in una visita a Londra, dobbiamo riprendere la metro. Chi è in possesso del London Pass, può direttamente andare all’ingresso anzichè fare la coda per acquistare i biglietti. Questo complesso, patrimonio dell’UNESCO, ha una storia lunga un millennio. La parte più interessante è la torre centrale, che custodisce alcuni dei gioielli più preziosi della Corona e una parte della collezione delle Armerie Reali. Oltre alla torre centrale, non perdetevi il tour sulle mura e negli edifici che circondano il complesso, che ospitano interessanti mostre e ricostruzioni di alcuni alloggi reali.

White Tower (London Tower) – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Se avete optato per il tour rapido di 3 giorni, potete proseguire per il vicinissimo Tower Bridge (di cui parlerò al giorno n°3). Tenete d’occhio i tempi, perchè l’orario delle visite termina alle 17:00 d’inverno e alle 17:30 d’estate.

In entrambi i casi, il percorso della giornata termina con una passeggiata tra le fermate della metro di Oxfor Circus e Piccadilly Circus, dove viene visata una delle zone più importanti dello shopping londinese, come Regent St., Carnaby St. e Piccadilly Circus, luogo ideale dove trovare un locale per la cena. Se cercate un ottimo e fornitissimo negozio di souvenir, andate al Little Britannia a due passi dalla fermata della metro di Piccadilly Circus.

Regent St. – Photo Credit: Andrea Gigliotti
Piccadilly Circus – Photo Credit: Andrea Gigliotti
Carnaby St. – Photo Credit: Andrea Gigliotti

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Giorno 3

Come già preannunciato, il terzo giorno comincia con la visita alle Churchill War Rooms. Questo tour, svolto all’interno delle stanze da dove venne gestita la II Guerra Mondiale, è molto interessante ma anche molto lungo. L’audioguida è fondamentale per poter comprendere meglio alcuni importanti dettagli, che altrimenti andrebbero persi. Oltre alle stanze e alle numerose meeting room, caratterizzate da cartine e dati statistici, questo museo ospita una mostra che ricostruisce la vita di Winston Churchill, attraverso una vastissima serie di cimeli. Se questo è il vostro ultimo giorno a Londra, fate attenzione a non sforare un’ora per la visita, mentre se avete ancora dei giorni a disposizione potete anche permettervi di investire 2 ore.

Churchill War Rooms – Photo Credit: Andrea Gigliotti

A questo punto, i due tour si dividono. Quello di 3 giorni si dirige verso Buckingham Palace passando per il St.James Park (di cui parlerò al giorno 4), per poi ricongiungersi con il tour da 5 giorni che si sposta direttamente alla St.Paul’s Cathedral. Questa cattedrale è il frutto dell’opera di riprogettazione dell’architetto Wren, dopo la distruzione di una buona parte della città avvenuta nel 1600. Questa fantastica struttura contiene in se moltissime attrazioni, come ad esempio il Monument to the People of London, la Whispering Gallery, la cupola (interamente visitabile) e in fine la cripta, che ospita alcune delle tombe di personalità di spicco del Regno Unito, come ad esempio l’architetto Wren, l’ammiraglio Nelson e il Duca di Wellington.

St.Paul’s Cathedral – Photo Credit: Andrea Gigliotti
The Monument – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Se avete optato per il tour di 3 giorni, è molto probabile che sia giunto il momento di prepararsi per il ritorno in aeroporto. Se invece avete più tempo a disposizione, allora potete proseguire verso la prossima tappa, il Monumet, raggiungibile dopo una passeggiata per Cannon St.. Il Monumet è una gigantesca colonna, costruita in memoria delle vittime del grande incendio di Londra. Chi fosse interessato, può salire fino in cima per ammirare il panorama. A questo punto si può tornare nella zona già visitata il giorno precedente, ossia quella della Torre di Londra. Questa volta, dopo aver costeggiato il Tamigi, ci possiamo dirigere verso il Tower Bridge e il suo museo, la Tower Bridge Exhibition. Questa mostra permette di salire nella parte alta del ponte, costruito oltre un secolo fa, per ammirare il bellissimo e suggestivo paesaggio. Oltre a ciò, la mostra vi permetterà di comprendere la storia della costruzione del ponte e il complesso sistema che ne permette il sollevamento.

Tower Bridge – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Terminata la visita al Tower Bridge, è ormai concluso il tempo a disposizione per le visite. Restano però alcune ore per fare un giro in tutta libertà nella parte moderna che costeggia la riva sud del Tamigi. Se siete degli appassionati e avete ancora tempo ed energie, potete fermarvi per una visita alla nave da guerra britannica HMS Belfast.

Per tornare in albergo oppure in centro per la cena, basta sfruttare la metro che passa nella vicinissima stazione di London Bridge.

A questo punto della nostra vacanza, ci siamo recati dai nostri amici Alberto ed Eleonora, che ci hanno ospitato in casa loro e che approfitto per ringraziare vivamente.

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Giorno 4

Westminster Chatedral – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Il nostro quarto giorno comincia alla Cattedrale di Westmister, meno celebre dell’omonima abazia ma comunque interessante e suggestiva. Questa cattedrale è paragonabile alla Sagrada Familia di Barcellona, infatti è un’opera costruita a metà. La parte esterna è completamente terminata, mentre all’interno spicca la grande differenza tra le parti compiute in mosaici color oro e ciò che è ancora in fase di realizzazione di colore nero.

A questo punto, non possiamo più esimerci dal vedere il simbolo più famoso e riconoscibile di tutta Londra, Buckingham Palace, la residenza della Regina Elisabetta II. Entrare nella residenza non è impresa semplice, se però volete, nel retro del Palazzo, è possibile visitare il museo delle carrozze reali, il Royal Mews. Se siete interessati ad assistere al cambio della guardia, controllate sempre prima le date e gli orari, perchè al di fuori della bella stagione, viene eseguito a giorni alterni.

Buckingham Palace e Queen Victoria Memorial – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Allontanandosi da Buckingham Palace è opportuno fare una bella passeggiata per St.James’ Park, purtroppo preso d’assalto da turisti e piccioni. Come suggeritomi da Eleonora, un ottimo punto panoramico è il ponticello sopra il St. James’ Park Lake, che offre dei suggestivi panorami sul parco, Buckingham Palace e il London Eye.

Dal momento che la maggior parte delle attrazioni di Londra sono già state visitate, è arrivato il momento per vedere una delle località più suggestive d’Inghilterra, ossia Greenwich, patrimonio dell’UNESCO. Per giungere a destinazione, il modo più semplice è arrivare alla stazione di Charin Cross (Trafalgar Sq.) e prendere il treno fino alla stazione di Greenwich. Il piccolo centro è il posto ideale dove trovare un locale per pranzo. Noi abbiamo deciso di provare le buonissime Pie della Greenwich Tavern, collocata tra Nevada St. e King William Walk.

Prima di partire alla volta della salita lungo la collina che porta all’osservatorio, abbiamo deciso di fermarci per una breve visita al National Maritime Museum, che custodisce una serie di reperti storici legati alla marina, in particolare l’uniforme dell’ammiraglio Nelson.

E’giunto quindi il momento di salire lungo la collina per arrivare alla sommità dove è posto l’Osservatorio. La giusta ricompensa per la lunga salita è il panorama che si può ammirare dall’alto.

Skyline di Londra dal Royal Greenwich Royal Park – Photo Credit: Andrea Gigliotti
Meridiano 0 – Photo Credit: Alberto Battaglia

Non dimenticatevi la cosa più importante, appena arrivati sulla sommità, abbastanza nascosto sulla destra, troverete il meridiano 0.

Prima di ripartire verso il centro, non dimenticatevi di fare un salto al Greenwich Foot Tunnel, il tunnel pedonale che è stato realizzato come studio preliminare per il traforo sotto la manica che collega l’Inghilterra alla Francia.

Una volta tornati a casa e dopo una rapida rinfrescata, ci siamo diretti a Richmond, uno dei quartieri più esclusivi della città, ma anche abbastanza difficile da raggiungere con i mezzi pubblici, per cenare al Buenos Aires. Come suggerisce il nome, si tratta di una catena di ristoranti argentini che si può trovare anche nel quartiere di Bedford Park. La qualità della cena e le frequentazioni sono perfettamente in linea col quartiere. Noi abbiamo cenato nel tavolo accanto a quello di John Hannah, voi accanto a quale star cenerete?

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Giorno 5

Il nostro quinto e ultimo giorno nella Capitale del Regno Unito, comincia con un rapido giro per la City, il cuore economico e finanziario della città, dove tra le altre cose è collocata anche la Banca d’Inghilterra.  Nel cuore della City, troviamo la Guildhall Art Gallery. Questa galleria d’arte custodisce numerose opere risalenti all’epoca vittoriana, anche se gli elementi di maggior pregio sono la Magna Carta e i resti di un antico anfiteatro romano. Sebbene questa visita sia molto interessante, nel caso il vostro volo non sia in tarda serata, vi consiglierei di concentrare le vostre attenzioni sulla prossima e ultima meta, il British Museum.

British Museum – Photo Credit: Andrea Gigliotti
Stele di Rosetta – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Questo museo custodisce numerose opere dalla fondamentale importanza storica. La più importante è la Stele di Rosetta, la pietra che grazie alle sue incisioni in tre lingue, ha permesso di decifrare i geroglifici egizi. Di più però non vi svelo, il bello e il brutto del British è nella sua immensità e quindi penso sia meglio andarne alla scoperta in base alle proprie preferenze storiche.

Non mi resta che ringraziarvi per l’attenzione e darvi l’arrivederci al prossimo fantastico viaggio, non mancate.

Concludo rivolgendo un saluto e un grandissimo grazie ad Alberto ed Eleonora, fantastici amici e ottimi compagni di viaggio!!!

 

Eleonora, Alberto, Irene ed io