Cari amici viaggiatori,
oggi parliamo di Sicilia, in particolare della costa est, quella che va da Messina a Siracusa, zona che avevo ampiamente esplorato alcuni anni fa e dove si sono appena recati i miei amici Valentina e Riccardo.
Premessa
La Sicilia è una regione molto vasta e abbastanza tortuosa, quindi, per poterla visitare interamente servono due settimane. In alternativa, potete dividere l’esperienza in due parti.
La prima parte consiste nell’esplorazione della costa est dell’isola, mentre la seconda riguarda la parte ovest, ossia quella di Palermo e Agrigento.
Per raggiungere la Sicilia, avete due possibilità:
- La nave. Il principale porto è quello di Palermo, dove arrivano le navi da Civitavecchia e Napoli. Ho volutamente escluso gli altri porti italiani, come ad esempio Genova, perchè la traversata inizierebbe ad essere troppo lunga. In alternativa, potete arrivare in auto fino a Villa San Giovanni, a nord di Reggio Calabria e prendere il traghetto fino a Messina.
- L’aereo. I principali aeroporti sono Catania, per la parte est e Palermo per la parte ovest.
Dal momento che i mezzi pubblici non sono molto efficienti, se non arrivate in nave con macchina al seguito, sarete per forza costretti a noleggiarne una.
Per il pernottamento, avete due possibilità. Cambiare albergo ogni giorno seguendo l’itinerario, oppure prenotare una sola struttura, che farà da campo base. La prima soluzione vi permetterà di risparmiare tempo, evitando di fare ogni giorno la stessa strada andata e ritorno. La seconda soluzione invece vi permetterà di non dover fare e disfare le valigie ogni giorno e di avere un programma molto più flessibile, visto che lo potrete cambiare a seconda del meteo o delle energie. Se optate per quest’ultima opzione, conviene cercare una struttura nei pressi di Catania, che essendo al centro dell’itinerario di viaggio vi permetterà di spostarvi ovunque senza macinare troppi chilometri.
In quest’ottica, vi consiglio di alloggiare presso “La Carrubbazza” che si trova nel paese di San Gregorio di Catania, pochi chilometri a nord dell’omonimo capoluogo di provincia. La struttura è un antico casale restaurato in hotel 4 stelle, dove Saro, l’eclettico proprietario, non esiterà ad aiutarvi dandovi tutte le indicazioni da voi richieste.
Perchè andare
Nel mondo, praticamente tutti conoscono la Sicilia. Le eccellenze maggiormente conosciute sono le spiagge e Agrigento. Sarebbe però riduttivo limitarsi a questo. Non a caso, la Sicilia può vantare ben 7 siti patrimonio dell’UNESCO, per un totale di oltre 25 singole attrazioni. Ma non è ancora finita, infatti, potrete trovare tante specialità culinarie, borghi antichi, isole caratteristiche e paesaggi unici.
Quando andare
La Sicilia gode di un clima particolarmente mite d’inverno e molto caldo d’estate. Se pensate di andare solo per il mare e le spiagge, i mesi migliori vanno da Giugno a Settembre. Se invece volete girare per l’isola, Luglio e Agosto sarebbero da evitare, perchè il grande caldo non facilita le escursioni.
Giorno 1
Se riuscirete ad arrivare entro metà mattina, avrete la possibilità di godervi una buona parte della giornata. Per il primo giorno, la cosa migliore è evitare di allontanarsi troppo dall’albergo. Un’escursione ad Acireale e Aci Castello è sicuramente la soluzione migliore.
Acireale è una graziosa cittadina con una storia millenaria, costruita a strapiombo sul mare. La parte più interessante è piazza del Duomo, dove sorge l’edificio più importante, la Cattedrale di Maria Santissima Annunziata. Dopo aver visitato la Cattedrale, potete proseguire l’esplorazione della piazza ammirando altri due bellissimi edifici in stile barocco, il Municipio e la Basilica Collegiata dei Santi Pietro e Paolo.

Se siete fortunati, il vostro giro per il centro cittadino verrà accompagnato dal volo di centinaia di rondini, che animano il cielo della città.
Lasciando Acireale, recatevi ad Aci Trezza, località resa celebre dal libro “I Malavoglia” e caratterizzata dall’affascinante Riviera dei Ciclopi, la cui formazione viene romanticamente fatta risalire al disperato tentativo da parte del ciclope Polifemo di bloccare la fuga di Ulisse.

Durante il rientro verso l’hotel, dedicate un’oretta alla visita di Aci Castello. Questa piccola cittadina, prende il nome dal Castello, costruito su di una roccia lavica a strapiombo sul mare. I tratti arabeggianti della struttura, derivano da oltre un secolo di occupazione bizantina, che ha avuto una grande influenza stilistica in molti edifici di questa regione.

Prima di dare un giudizio finale sul castello, dovete aspettare la sera, quando le luci che lo illuminano si riflettono sul mare e creano un effetto veramente suggestivo.
Per la cena, potete tranquillamente rimanere in zona, nel paese di Tremestieri Etneo, dove troverete un ottimo ristorante, il “Cortile Siciliano“, che serve molti piatti della tradizione.
Giorno 2
Il secondo giorno, lo dedichiamo all’esplorazione della parte più a sud della Sicilia. Dal momento che il programma è molto fitto, diventa di fondamentale importanza muoversi abbastanza presto. La prima tappa è Ortigia, l’isola patrimonio UNESCO dalla quale si è poi estesa Siracusa.


Sebbene quest’isola sia di dimensioni ridotte, ha veramente tanto da offrire. L’elegante centro storico e il suggestivo lungomare, sono solo l’antipasto, perchè il meglio deve ancora venire. La maggiore attrazione è il Duomo, edificio reso affascinante dal contrasto tra gli interni in stile greco/medievale e la facciata in stile barocco.
Se siete interessati ad ammirare l’architettura religiosa, qui avete di che sbizzarrirvi, oltre al Duomo infatti, esistono altre 12 chiese.
Dopo aver attraversato Ortigia, fermatevi ad ammirare l’edificio che sorge sulla punta sud, il maestoso Castello Maniace. Così come il Castello di Aci Castello, anche questa struttura, nonostante si ritiene sia stata eretta dai greci, ha un carattere arabeggiante, in quanto di fondamentale importanza per i bizantini. La caratteristica che rende unico questo posto è che nonostante abbia sempre avuto nella storia una funzione militare, presenta numerose decorazioni e una cura quasi maniacale per i dettagli.
Concludiamo con la Fonte di Aretusa, una fonte che oserei definire magica. Dove altro potete trovare una sorgente di acqua dolce all’interno di una piccola isola circondata dal mare?

Terminata la visita di Siracusa, il tour può procedere più a sud, fino ad arrivare a Noto, città patrimonio UNESCO. Tutte le principali attrazioni sono molto vicine tra loro, quindi la bellissima visita avrà anche il pregio di essere rapida, a condizione che non vi perdiate nel disperato tentativo di trovare parcheggio.
Il fulcro della città è la Basilica di San Nicolò, sfortunato edificio che nel corso della sua storia di oltre quattro secoli ha subito danneggiamenti da terremoti, crolli per errori strutturali e rimaneggiamenti stilistici. Ora, dopo oltre 10 anni di restauro, la Basilica ha riacquistato il suo aspetto originale ed è riconosciuta come uno degli edifici religiosi in stile barocco più belli al mondo.

Attorno ad essa sorgono altri importanti edifici: il Palazzo Ducezio, sede del municipio, costruito e arredato secondo lo stile francese del XVII secolo, la Chiesa di Santa Chiara, la Chiesa di San Carlo e il Palazzo Nicolaci, edificio in stile barocco dalla suggestiva quanto raffinata facciata.
Se effettuerete questo tour nelle calde giornate estive, è probabile che sarete stanchi e bisognosi di relax. A questo proposito, il luogo migliore è la spiaggia di Avola, caratterizzata da finissima sabbia dorata e mare blu cobalto.
Se invece avete ancora energie da spendere, potete proseguire a ovest, verso la città di Modica, altro patrimonio UNESCO della zona. Dal momento che il tempo a disposizione sarà abbastanza poco, concentratevi sulle principali attrazioni della città, in particolare il Duomo di San Giorgio, uno degli esempi più emblematici del barocco siciliano.

Avendo ancora tempo, recatevi al Castello dei Conti, collocato in cima ad un promontorio roccioso, offre un panorama spettacolare su tutta la valle.
Giorno 3
Dal momento che i primi due giorni sono stati impegnativi, per il terzo si può optare per la visita di Catania. Una soluzione ottima per vedere la città senza sprecare tempo ed energie, è usufruire del servizio bus Katanelive che effettua il tour della città, toccando i principali luoghi di interesse. Il costo molto modesto, 5€ a persona, rende questa soluzione particolarmente attraente. Le soste durano circa 5 minuti, ma volendosi soffermare maggiormente nella visita dei posti più significativi, è possibile aspettare la corsa successiva.
La prima doverosa tappa dell’escursione a Catania non può che essere piazza Duomo, che ospita la Fontana dell’Elefante, il simbolo della città, la Fontana dell’Amenano e la Cattedrale di Sant’Agata con la sua imponente facciata barocca.

A brevissima distanza dalla Fontana dell’Amenano, si trova il Mercato del Pesce, luogo ideale per conoscere ed apprezzare l’ambiente e il folclore tipici siciliani.
Da piazza del Duomo parte il tour in bus, che per la prima parte del percorso costeggia il mare, passando prima dalle Spiagge Nere, una parte di costa costituita da rocce di colore nero, fino ad arrivare a Ognina e al suo lungomare in scogliera lavica.
Terminato il tragitto lungo la costa, il bus riprende il giro addentrandosi nella parte più interna della città, passando per piazza Verga ornata dalla bellissima Fontana dei Malavoglia, per l’orto botanico, particolarmente suggestivo in primavera, fino ad arrivare a Villa Bernini, un parco immenso particolarmente ricco in flora di origine sub-tropicale.
Dopo aver fatto un giro per il parco, vi consiglio di non aspettare il bus successivo e di procedere a piedi fino alla fermata seguente, quella dell’Anfiteatro Romano, attraversando via Etnea, una delle vie migliori di Catania per fare shopping.

A questo punto non resta che ammirare l’Anfiteatro Romano, il secondo edificio di epoca romana più grande dopo il Colosseo di Roma, costruito in pietra lavica.
Riprendendo il bus, arriverete prima al Teatro Bellini, caratterizzato da una curatissima facciata barocca e poi al Castello Ursino. Costruito nel 1250, per simboleggiare il potere di Federico II di Svevia, ora ospita il Museo Civico, che raccoglie numerosi resti risalenti all’epoca romana.
Tornando al capolinea in piazza Duomo, potete proseguire a piedi lungo Via Vittorio Emanuele II per dirigervi verso la Chiesa e il Monastero di San Nicolò l’Arena, patrimoni UNESCO. Tutto il complesso è considerato uno dei migliori esempi di stile barocco siciliano ed è il secondo Monastero Benedettino più grande d’Europa.

Per cena, non posso che consigliarvi il “Gambero Pazzo“, eccellente locale specializzato in pesce. Ricordatevi di prenotare in anticipo, perchè dato l’ottimo rapporto qualità-prezzo, rischiate seriamente di non trovare posto.
Giorno 4
Finalmente è arrivato il gran giorno, quello della visita a Taormina, una delle cittadine più famose al mondo. Arrivare in questa perla siciliana però, non è facile. La soluzione migliore è parcheggiare nel vicino paesino costiero di Mazzarò, dove si può lasciare la macchina e prendere la funicolare che arriva direttamente a Taormina.
Il gioiello più brillante del paese è l’Antico Teatro, che presenta dei caratteri strutturali tipici dell’epoca romana e si stima risalga addirittura al III secolo a.C.. Questo teatro gode di due aspetti che lo rendono particolarmente affascinante. Il primo è la collocazione delle tribune, adagiate lungo la pendenza naturale della montagna. Il secondo è lo sfondo dietro il palco, niente di artificiale, ma uno spettacolo della natura, il mare.

Dopo aver ammirato il teatro, si può procedere con l’esplorazione di Taormina. Scegliere cosa è più importante da vedere è assai complesso, la soluzione migliore è girare liberamente e immergersi nell’atmosfera ed eleganza che questa perla siciliana regala al visitatore. La cosa migliore da fare è partire da Porta Messina (parte nord) fino ad arrivare alla Porta Catania (parte sud). I luoghi da non perdere sono il palazzo Corvaja, dal classico stile arabeggiante e il Duomo, che appare in tutto il suo splendore grazie ai recenti lavori di restauro. Prima di ritornare sulla costa, vi consiglio vivamente una sosta ai Giardini della Villa Comunale, estremamente eleganti e curati.

Se avete bisogno di un po’di relax siete nel posto giusto, non dovete fare altro che raggiungere la bellissima spiaggia che sorge ai piedi di Taormina.
Quando sarete pronti, potete riprendere il tour in direzione di Savoca, piccolo borgo sulla sommità di una montagna che sovrasta il mare. Il centro storico è molto piccolo, facile da visitare e ricco di attrazioni, come ad esempio la rinascimentale Chiesa Madre e la Chiesa di San Michele. Il vero gioiello dal paesino è però il Convento dei Cappuccini, imponente complesso che ospita 37 cadaveri mummificati.
Giorno 5
Se non volete passare il vostro quinto giorno al mare, potete effettuare un fantastico tour in una delle zone più suggestive dell’entroterra siciliano. Si tratta della parte a sud della provincia di Enna, per la precisione nelle località di Piazza Armerina, Aidone e Morgantina.
Se decidete di fare questo giro in estate, è opportuno verificare le previsioni meteo con qualche giorno di anticipo e scegliere quello meno caldo.
Il tour di giornata comincia da Piazza Armerina, la tappa dell’itinerario più lontana rispetto a Catania. Questa cittadina, è la meta prediletta per i turisti amanti del genere religioso, non a caso è soprannominata “la città delle 100 chiese”. La più importante di tutte è il Duomo risalente al XVII secolo. La vera meraviglia non è però un edificio religioso, sto infatti parlando dell’Antica Villa romana del Casale, patrimonio UNESCO. Sebbene la sua scoperta sia avvenuta soltanto nel secolo scorso, in seguito a degli scavi, la sua origine è ben più lontana nel tempo, su di essa non vi è certezza, ma è stimata tra il III e il IV secolo. L’enorme complesso nobiliare riportato alla luce, offre ai visitatori una raccolta praticamente unica al mondo di mosaici realizzati in epoca romana, che qui si sono perfettamente conservati.

A breve distanza da Piazza Armerina, si trova il paese di Aidone, reso celebre dal Museo Archeologico, collocato all’interno del Convento dei Cappuccini. Questo museo, è ricco di reperti di epoca romana provenienti dagli scavi nella vicina Morgantina, che a breve visiteremo. All’interno di questo complesso, troverete alcune opere di grande importanza per l’Italia. Si tratta delle statue in marmo, capeggiate dalla Dea di Morgantina, trafugate illegalmente da queste terre e riportate a casa dopo un lungo iter giudiziario.
A breve distanza dal centro di Aidone, si trova il Sito Archeologico di Morgantina, portato alla luce grazie agli scavi organizzati dall’Università di Princeton (USA). Questo sito racchiude la storia di oltre un millennio, partendo dalla preistoria fino a quella romana. Sfortunatamente, questo importante patrimonio italiano è lasciato in stato di semi-abbandono, erba alta, cartelloni sbiaditi e nessun punto di ombra o ristoro. Nonostante tutto questo, vi consiglio comunque questa visita per la sua unicità, fate però attenzione ad evitare i momenti più caldi della giornata.

Se dopo una lunga giornata nell’entroterra avete voglia di mare, potete recarvi per cena ad Aci Trezza, presso l'”Osteria dei marinai“, locale dove si può gustare dell’ottimo pesce seduti a due passi dal lungomare.
Giorno 6
Se per il vostro ultimo giorno in Sicilia avete l’aereo nel tardo pomeriggio, potete effettuare una variazione rispetto al programma iniziale. Utilizzate quest’ultimo giorno anzichè il terzo per visitare Catania e prevedete per il giorno 3 un fantastico tour sull’Etna, uno tra patrimoni UNESCO più suggestivi al mondo.

Il motivo di questo cambio è molto semplice, mentre a Catania siete liberi di gestire i vostri tempi in base all’ora di partenza del volo, per l’Etna la cosa si fa molto diversa, dovendo sottostare ai tempi dettati all’affluenza dei turisti e alla durata degli eventuali tour organizzati.
Per l’escursione sull’Etna esistono numerosissime agenzie che offrono tour ed escursioni per ogni esigenza e fascia di prezzo, per semplificare il tutto, io mi limiterò a spiegarvi come avviene l’escursione base per giungere ai due crateri.
Il punto di partenza per qualunque visita è il Rifugio Sapienza, versante sud, da dove potrete prendere la funivia che vi porterà a 2500 metri sul livello del mare.
Una volta arrivati a destinazione, si possono prendere i fuoristrada che arrivano fino al Rifugio Torre del Filosofo, il punto più alto raggiungibile con i mezzi.
Dal Rifugio Torre del Filosofo dovete procedere a piedi e obbligatoriamente solo accompagnati da una delle guide. L’escursione a piedi non è difficile, ma un minimo di allenamento non guasta. In ogni caso fate in modo di partire attrezzati con scarpe da trekking, k-way ed acqua, che in loco viene venduta a prezzi molto alti.
Prima di fare questa esperienza, valutate attentamente il clima, in particolare nella stagione invernale, e i costi, che sono particolarmente alti (64€ a persona). Se volete risparmiare, potete anche effettuare solo il tragitto in funivia (30€), ma non sperate di riuscire a godere del fascino che l’Etna ha da offrire.
Concludo ringraziando Valentina per le numerose foto che mi hanno permesso di mostrarvi questo bellissimo itinerario, che spero vivamente abbiate gradito.
Ci vediamo presto per un altro fantastico viaggio, non mancate!