Premessa
Cari amici viaggiatori,
oggi vorrei iniziare il post con una domanda:
“Se dico Torino, a voi cosa viene in mente?
Se la vostra risposta ha a che fare con l’automobile, il calcio o le Olimpiadi invernali, non vi preoccupate, è tutto normale.
Purtroppo, la maggior parte di noi, tende a ricordare il Capoluogo piemontese per queste cose e non che è una città ricca di storia e meraviglie. Non c’è da stupirsi se la maggior parte degli stranieri ha solo un’idea molto vaga o addirittura non la conosce neanche.
La cosa più triste è che, turisticamente parlando, la sfortuna di Torino è di essere in Italia. Se si trovasse in qualunque altra nazione del mondo, sarebbe considerata un gioiello e avrebbe le orde di turisti, che spesso si vedono in città molto meno affascinanti.
Con questo articolo, spero vivamente di aiutarvi a conoscere questa città e a stimolarvi in una eventuale visita.
Consigli pratici
Dopo questa lunga, ma doverosissima premessa, cominciamo a vedere qualche informazione tecnica.
Torino è una città collegata molto bene al resto d’Italia, in base a dove vi trovate, potete scegliere tra l’automobile, il treno (alta velocità compresa) oppure l’aereo. L’aeroporto di Torino Caselle dista circa 20 Km dal centro città. Se come mezzo scegliete la macchina, cercate una struttura con parcheggio, trovare un posto dove lasciare l’auto non è difficile, ma il costo è alto, varia dai 16 ai 27€ al giorno a seconda della zona.
Potendo scegliere, vi consiglio di utilizzare la macchina, alcune bellissime attrazioni si trovano fuori dal centro, sono raggiungibili con i mezzi pubblici, ma con un mezzo di proprietà si può risparmiare tantissimo tempo.
Se non avete idea di quale albergo scegliere, vi consiglio l’Hotel Alpi Resort, struttura di fascia media, che si trova a due passi da piazza Vittorio Veneto.
E’importante precisare che ho optato per un tour di tre giorni, in quanto ritengo sia il numero minimo per visitare Torino. Siccome il capoluogo offre tantissimo, nel caso in cui abbiate meno tempo a disposizione, starà a voi decidere cosa vedere e cosa tagliare, in base alle vostre esigenze e gusti.
Giorno 1

Il vostro primo giorno nel Capoluogo piemontese può cominciare in un modo solo, con la colazione presso uno dei numerosissimi caffè storici sparsi nel centro della città. Due zone dove non avrete difficoltà a trovarli sono vicino alla stazione di Porta Nuova e in via Po.
Dopo una ricca colazione, è giunto il momento di partire alla volta della Reggia di Venaria e il Castello della Mandria, patrimoni UNESCO. Se non avete a disposizione l’auto, potete prendere il Venaria Express, bus che passa ogni ora da piazza Vittorio Veneto e piazza Castello. Per guadagnare più tempo possibile, vi consiglio di partire dal centro circa un’ora prima dell’orario di apertura della Reggia.
La Reggia di Venaria, è un imponente edifico barocco costruito nel XVII secolo che nei secoli successivi ha subito un gran numero di interventi, in quanto i Savoia, allora sovrani dell’omonimo Ducato, volevano dare dimostrazione della loro potenza e delle loro ricchezze. Tutta questa serie di interventi, l’hanno resa una Reggia al livello delle più celebri Versailles, Caserta e Schonbrunn.

Purtroppo però, a cominciare della dominazione napoleonica fino all’anno 1999, la Venaria Reale ha assunto la funzione di caserma, seguita da decenni di incuria e saccheggi, che di fatto hanno portato alla perdita di uno dei più grandi patrimoni italiani. Dal 2000 è iniziato un progetto di recupero, che sta riportando questo importantissimo edificio agli antichi splendori.

La Reggia è circondata da un maestoso parco, che può essere attraversato a piedi o a bordo del bus. Oltre al parco della Reggia, si raggiungono il Parco della Mandria e il Borgo Castello, fortemente voluti dal sovrano Emanuele II. La visita più interessante è quella relativa agli Appartamenti Reali.
Se riuscirete a mantenere un buon ritmo di visita, potrete tornare nel paese di Venaria verso la tarda ora di pranzo. Nella graziosa via pedonale, non avrete certo difficoltà a trovare un locale dove mangiare.

Tornando in centro, è assai probabile che avrete il tempo per una sola visita. Quella che vi consiglio è la Mole Antoneliana, la cui cupola è visibile da praticamente ogni parte della città, non a caso è il simbolo di Torino. L’edifico ospita due attrazioni: il museo del cinema al piano terra e l’ascensore panoramico che permette di raggiungere, senza alcuna fatica, la sommità della cupola dalla quale si può godere di una splendida vista sulla città e sulle montagne che la circondano.
Per terminare la giornata, può essere un’ottima idea fare una passeggiata per il centro e in particolare per le principali vie dello shopping torinese: i portici di via Po e via Roma, tagliata a metà dalla maestosa piazza San Carlo, dov’è collocata la statua equestre di Emanuele Filiberrto di Savoia.
Torino offre un gran numero di soluzioni per cenare, io vi consiglio vivamente di provare la cucina locale (piemontese), particolarmente varia e ricca di specialità, come ad esempio bolliti, agnolotti e fritto misto. I locali più famosi sono i ristoranti Solferino, Monferrato e Tre Galline.
Giorno 2
Il secondo giorno può cominciare con una passeggiata nel bellissimo parco del Valentino, l’area verde più famosa della città, che costeggia il fiume Po.

Potete cominciare il giro dalla parte sud del parco, dove troverete la bellissima riproduzione di un borgo medievale. L’ingresso alla parte bassa del borgo è gratuito, mentre la Rocca e il relativo giardino sono a pagamento.
Nella parte centrale del parco, si trova invece, il Castello del Valentino, patrimonio UNESCO, attualmente sede universitaria del Politecnico di Torino. Riuscire a visitarlo non è facile, infatti la struttura è aperta ai visitatori solo il sabato, normalmente il primo e il terzo del mese e deve essere prenotata con anticipo. In ogni caso, è doverosa una sosta per poterne ammirare l’esterno.

Uscendo dal parco, la passeggiata può proseguire per i Murazzi, il lungo-fiume che costeggia il Po, fino a qualche anno fa centro della vita mondana della città, ora caduto in disgrazia a causa di vicessitudini giudiziarie.
Quando arriverete al ponte Emanuele II, attraversatelo per arrivare alla Chiesa della Gran Madre di Dio, costruita in stile neoclassico e ispirata al Pantheon romano.
La Chiesa della Gran Madre è il punto più vicino per raggiungere una delle attrazioni più belle della città che in pochi conoscono, la Villa della Regina. Raggiungere la Villa non è di certo una passeggiata, circa 1 Km in salita, se però avete fiato e forza di volontà, sarete ricompensati dalla bellezza di questo luogo, patrimonio UNESCO. Se invece siete dotati di macchina, potete rimandare la visita alla prima volta che utilizzerete il mezzo.


Questa villa è strettamente legata alla famiglia dei Savoia e in particolare alle sovrane sabaude, che la scelsero come dimora per oltre 200 anni. Poco prima del 1900, questa sontuosa villa venne donata dai Savoia all’Istituto per le figlie dei militari italiani, svuotata però dei pregevoli mobili che la componevano. Il valore dei pezzi è tale, che molti di essi sono attualmente utilizzati e sono parte integrante del Palazzo del Quirinale, sede del Presidente della Repubblica Italiana. Dopo anni di incuria, la Villa sta attraversando una lunga fase di restauro per riportarla, almeno in parte, ai fasti di un tempo.


Una volta tornati in centro, potete dedicarvi alla visita di una delle principali attrazioni della città, il Museo Egizio. Questa struttura, dal momento che è la seconda al mondo per importanza solo al museo del Cairo, non ha bisogno di presentazioni, ma solo di una raccomandazione, non perdetelo!
Uscendo dal museo, non dimenticate di fare una visita al Palazzo Carignano, patrimonio UNESCO, collocato a breve distanza dal museo Egizio. Questa struttura ospita il museo del Rinascimento, anche se la vera attrazione sono gli appartamenti dei principi di Carignano, che ne vollero la costruzione verso la fine del 1600.


A questo punto è probabile che siate arrivati quasi al termine della giornata, dopo le tante fatiche è giunto il momento del riposo. Cosa c’è di meglio di un aperitivo o di un “apericena” tipico torinese, in uno dei migliori locali della città, come ad esempio il Beerba o lo Zelli Wine Bar.
Giorno 3
Potete cominciare il terzo giorno con una gita fuori porta presso la Palazzina di caccia di Stupinigi. Questo piccolo paese si trova subito al di fuori dell’autostrada che circonda la città, facilissima quindi da raggiungere in auto. Se invece dovete usare i mezzi pubblici, il bus da prendere è il n°41, il capolinea è collocato alla Stazione ferroviaria di Torino Lingotto, oppure potete aspettarlo alla fermata presso il piazzale Caio Mario.

La Palazzina di caccia di Stupinigi, patrimonio UNESCO, venne costruita nel 1730 come base per le battute di caccia dei Savoia. Negli anni successivi il palazzo ha avuto numerose modifiche per ampliare il numero degli alloggi disponibili e per venire incontro alle esigenze degli occupanti, tra cui anche Napoleone Bonaparte.

Il risultato è un edificio affascinante e ricchissimo in stile rococò, ossia lo stile più sfarzoso di tutta la storia, caratterizzato da finiture in oro, specchi ed effetti trompe l’oeil. Per tutta la struttura sono presenti riferimenti alla caccia e alla campagna, che aiutano a comprendere lo stile di vita e le usanze dell’epoca.

Non dimenticate di prendere l’audioguida inclusa nel biglietto di ingresso, indispensabile per godere di una visita ricca di informazioni e particolari molto interessanti.
Se aperto, potete anche fare una passeggiata per il maestoso parco alla francese nel retro del palazzo, ma non esagerate nel soffermavi troppo, le cose da fare sono ancora moltissime.
Tornando nel centro di Torino, rimane ancora una zona da visitare, ossia piazza Castello. Questa piazza, la più importante della città, ospita due strutture di forte rilevanza: Palazzo Madama e Palazzo Reale, entrambi patrimoni UNESCO.

Palazzo Madama ha una storia lunga millenni, venne infatti eretto nell’epoca romana e ridisegnato varie volte in funzione delle esigenze nei periodi successivi della storia. La struttura ora occupa un museo, ricchissimo in oggetti in porcellana e ceramica. Pensare però che Palazzo Madama sia solo questo è riduttivo, nei tre piani dell’edifico troverete anche un mosaico risalente all’epoca romana e dei saloni utilizzati dalla Corte dei Savoia. Dedicate anche 5 minuti alla visita della torre, che offre una bella vista sulla città e sul Palazzo Reale.

Il Palazzo Reale è stato il principale centro del potere della dinastia sabauda. Attualmente ospita un ampio complesso museale. L’intero edificio è visitabile liberamente con un biglietto, che comprende la maggior parte della struttura, fatta eccezione di alcune sale, visitabili solo con i tour guidati, pagando un piccolo extra. La parte più interessante è quella del primo piano, dove sono collocati i saloni e le stanze utilizzate dai Savoia.

Trovare un dettaglio che colpisca in maniera particolare è difficile, questo perchè si tratta di un Palazzo curatissimo e ricco in ogni sua parte: i soffitti, le pareti, i parquet decorati, i mobili.


Attraversando il Palazzo, si arriva nelle Armerie Reali, anch’esse molto ricche. Non ricordo di aver visto nei miei viaggi in giro per il mondo delle armerie così sfarzose e ben allestite. La visita al Palazzo Reale termina con la Galleria Sabauda, che ospita principalmente dipinti e col Museo Archeologico, dove potrete trovare numerosi reperti archeologici, tra cui monete, vasi e il celebre Tesoro di Marengo.
Uscendo dal Palazzo reale, godetevi una passeggiata per i Giardini Reali, giardini alla francese molto curati, dove spicca la Fontana dei Tritoni.
Prima di allontanarvi dal complesso, non dimenticatevi di visitare la Biblioteca Reale, dove viene raccolto e custodito il sapere di secoli di storia. Nel piano interrato invece, troverete numerosi libri storici relativi al mondo della cucina e allo studio sugli alimenti.

A questo punto, il terzo giorno, così come il nostro programma sono conclusi, non però le meraviglie che Torino ha ancora da offrire.
Extra

Uno dei luoghi più significativi di Torino e della sua storia è Superga. Questo piccolo paese, collocato sulle colline che circondano la città, è diventato tristemente celebre per il tragico incidente aereo dove, nel 1949 persero la vita i giocatori e lo staff del Grande Torino, una delle squadre di calcio più forti di tutta la storia. A Superga troverete una delle Basiliche più conosciute di tutta Italia e un monumento in memoria della tragedia.
Raggiungere Superga da Torino è molto semplice, se non avete l’auto, potete usare la cremagliera che partendo dal quartiere Sassi, vicino a dove il fiume Dora confluisce nel Po arriva a breve distanza dalla Basilica.
Come ho detto all’inizio del post, la città di Torino è molto legata all’industria dell’auto, quindi per gli appassionati, una visita al Museo dell’automobile è d’obbligo. Al suo interno troverete esposte oltre 200 autovetture e un percorso culturale che illustra il rapporto tra l’uomo e l’auto.

Se non siete ancora sazi di residenze sabaude, allora non potete perdervi il Castello di Rivoli, patrimonio UNESCO, che ospita al suo interno un importante museo di arte contemporanea. La struttura ospita mostre temporanee di artisti famosi come ad esempio De Chirico e Cerruti.
Per raggiungere il Castello dovete utilizzare il bus n°36, che passa dalla fermata della metro Paradiso. Nel weekend e festivi è disponibile una navetta che parte dalle fermate di piazza Castello o dalla stazione di Porta Susa, anche se il numero di corse è abbastanza limitato.
Concludiamo l’elenco delle attrazioni di Torino con lo Stadio più bello d’Italia, lo Juventus Stadium. La visita comprende il tour dello stadio e del museo, dove viene ripercorsa la storia del club e dove sono esposti i cimeli e i trofei conquistati in oltre 100 anni di storia della società.

Spero vivamente che questa guida vi sia piaciuta e di aver stimolato la vostra curiosità nello scoprire questa città fantastica.
Grazie per avermi seguito, vi aspetto numerosi anche nella prossima meta!