Dopo aver esplorato Lisbona, cominciamo finalmente il nostro tour del Portogallo.
Le prime due tappe sono Evora ed Elvas, entrambe patrimoni dell’umanità protetti dall’UNESCO.
Se non volete utilizzare la macchina, arrivare a Evora da Lisbona è abbastanza semplice. Le ferrovie portoghesi mettono a disposizione da Lisbona due treni al mattino per andare e due nel tardo pomeriggio per tornare.
Arrivare a Elvas, cittadina al confine con la Spagna, è molto più complesso. Perchè dopo essere arrivati a Evora, bisogna prendere il pullman. Di conseguenza, vedere le due città da Lisbona in un giorno, senza mezzi propri, diventa impossibile.
Ovviamente, avendo programmato un tour per tutto il Portogallo, noi ci siamo muniti di auto a noleggio.
Se avrete seguito i miei consigli, ossia pernottato a Lisbona presso l’hotel Expo Astoria e prenotato l’auto da Centauro, recuperare l’auto sarà un gioco da ragazzi. Vi basterà prendere il bus n°744, che parte da Av. Fontes Pereira de Melo (50 metri da Praca Marques de Pombal) e scendere alla fermata Av. Berlin/Tv. Courelas, a meno di 100 metri dall’autonoleggio.
Una volta recuperata l’auto, vi basteranno solo pochi minuti per assistere alla prima meraviglia della giornata, il ponte Vasco da Gama, che con i suoi 12 Km di lunghezza sopra il fiume Tego, è il più lungo d’Europa.
Evora
A questo punto non rimane che mettersi definitivamente in marcia verso la prima destinazione, i Megaliti di Evora (Cromeleque dos Almendres).

Questo reperto storico è collocato nel piccolo comune di Nossa Sra de Guadalupe, circa 15 Km prima di Evora. Non fatevi spaventare dai 4 Km di sterrato da percorrere in auto, sarete ampiamente ripagati. Tengo a precisare che questa visita è fattibile solo con mezzi propri.
Come avevo già detto nella premessa del viaggio, i Megaliti di Evora vengono considerati lo Stonehenge del Portogallo. In questo caso però, non aspettatevi centri visitatori, navette e folle di turisti. Si tratta infatti di un luogo con ingresso gratuito, sempre aperto al pubblico, con pochi visitatori e una scarsa capacità ricettiva.

Purtroppo, si conosce ancora poco riguardo la storia di questi Megaliti, che è tutt’ora in fase di studio. L’ipotesi più probabile è che si tratti di un’opera di origine preistorica, legata a dei riti sacri. La disposizione delle pietre sembra essere intenzionale e legata in qualche modo ai cicli del sole e della luna.
La trasferta dai Megaliti alla città di Evora è breve, circa 30 minuti. Trovare parcheggio in centro non è impresa facile. Districarsi per le piccole vie a senso unico alla ricerca di qualche raro parcheggio è complesso e richiede anche una buona dose di fortuna. Se volete semplificarvi la vita, potete parcheggiare l’auto in una delle numerose aree subito al di fuori delle mura della città.
Evora è una piccola cittadina con un centro storico molto ben curato. Godetevi una bella passeggiata per le piccole viuzze ricche di negozi di artigianato locale e ristoranti. Se cercate qualche souvenir tipico, questa è la città giusta. Oggetti in sughero e ceramica sono diffusi in ogni dove.

La città offre tre attrazioni principali. La prima è l’antico Tempio Romano, uno dei più belli e meglio conservati di tutto il Portogallo.

A breve distanza dal Tempio Romano, sorge la Se (Cattedrale), vasto complesso che racchiude anche il chiostro e un museo. Purtroppo, la Se di Evora subisce la concorrenza di altre Cattedrali ben più ricche e sfarzose sparse per il Portogallo. La visita è comunque motivata dal bellissimo panorama che si può ammirare dal tetto.
Durante il tour di Evora, approfittate per fare una pausa pranzo in uno dei numerosi ristoranti. Noi abbiamo optato per il Piparoza, locale caratteristico dove potrete apprezzare la cucina locale.
L’ultimo luogo che merita una visita è la Capela dos Ossos. Questa cappella, unica nel suo genere, racchiude numerosissime ossa di scheletri umani abilmente disposte a formare decori. La sua origine deriva dai monaci francescani del XVII secolo, che decisero di adottarla come soluzione per limitare il sovraffollamento del cimitero della città. Oltre alla cappella, il biglietto prevede anche l’ingresso ad un modesto museo di arte sacra e una collezione molto ampia di statuette della Sacra Famiglia.

Elvas
Terminata la visita di Evora, si può proseguire verso Elvas a poco più di un’ora di viaggio. Questa cittadina al confine con la Spagna è particolarmente cara ai turisti spagnoli, che vi si riversano in massa durante il week-end.

L’attrazione principale di Elvas non è nè un monumento nè un edificio, ma la città vera e propria. Costruita su di una collina e circondata dalle mura, è uno degli esempi meglio conservati e più suggestivi di tipica cittadina portoghese.
Durante il vostro tour della città, fermatevi per una rapida sosta al castello del XIII secolo e alla Torre Fernandina, dalla quale, dopo tre piani di scalini stretti e ripidi, si può ammirare la vista sul panorama circostante.
Non perdetevi una cena tipica al ristorante A Coluna, trattoria anni ’70 molto accogliente con porzioni incredibilmente abbondanti ed economiche.
Per il pernottamento, abbiamo optato per l’hotel Dom Luis. Collocato nella parte bassa della città a due passi dall’antico acquedotto romano, particolarmente suggestivo con le luci della sera.

Il tour di Evora ed Elvas è concluso.
Nella prossima tappa continueremo ad esplorare l’entroterra portoghese con le visite a Portalegre, Marvao, Castelo de Vide, Guarda e Trancoso.
Non mancate!