Dopo aver visitato la capitale Lisbona e le due città patrimonio UNESCO, Evora ed Elvas, è giunto il momento di partire alla scoperta della parte più autentica del Portogallo.

Questa zona si trova nell’entroterra, al confine con la Spagna, tra l’Alentejo e le Beiras.

L’aspetto affascinante di questa parte della nazione sta nella scarsa presenza di turisti e nell’autenticità dei paesi, che hanno mantenuto inalterate nel tempo le loro caratteristiche.

Dal momento che questa parte del territorio portoghese è abbastanza isolata, l’unico modo per visitarla è utilizzare l’auto. Quindi potrete fare questa esperienza solo attraverso un tour a tappe e non con brevi escursioni giornaliere dalle principali città.

Il fatto che si trovino pochi turisti implica una scarsa conoscenza della lingua inglese, problema facilmente risolvibile grazie al poco portoghese imparato nei primi giorni e con il traduttore sullo smartphone.

Portalegre

La prima tappa del tour è Portalegre, un piccolo paese collocato sulla sommità di una collina, che dista circa un’ora in macchina da Elvas.

Questa piccola cittadina è conosciuta in tutto il Portogallo per la sua importante storia nella produzione degli arazzi. Il bellissimo Museu da Tapecaria è un luogo dove potrete imparare molto su come vengono prodotti gli arazzi e su come questa piccola cittadina sia diventata uno dei punti di riferimento a livello mondiale per la realizzazione di questi splendidi manufatti. Il costo del biglietto irrisorio, solo 2€ e la tranquillità del museo vi garantiranno un’esperienza molto suggestiva ed estremamente piacevole.

Museu da Tapecaria – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Dopo aver terminato la visita al museo, non perdetevi una rapida passeggiata per le viuzze della città. Il fascino non è lo stesso di Evora o Elvas, ma provate comunque a immaginare la bellezza che queste vie dovevano avere due secoli fa.

Marvao

Lasciata Portalegre, la tappa successiva è Marvao, dopo un percorso della durata di circa 30 minuti.

Marvao – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Questo borgo, data la posizione strategica in cima ad una collina circondata da pianure, è un luogo dalla grande storia. Non a caso venne scelto da Romani, Mori e Cristiani come fondamentale baluardo difensivo.

Il risultato è un piccolo e magnifico borgo, circondato da una notevole cinta muraria, dove spicca il più bel castello di tutto il Portogallo. Non perdetevi un giro per le strette vie acciottolate circondate dalle case caratteristiche.

Marvao – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Sebbene sia stato costruito nel IX secolo, a seguito della sua importanza strategica, il castello di Marvao ha subito in tutti i secoli successivi numerose modifiche, atte a renderlo sempre più impenetrabile. Nonostante non sia più “originale” ha comunque mantenuto il suo fascino e la sua importanza storica.

Ovviamente, la visita al castello è una meta imperdibile, in particolare per il panorama che si può ammirare dai bastioni. Non limitatevi ad ammirare il paesaggio, provate ad immaginare che vantaggio bellico doveva essere poter godere di un simile punto di osservazione.

Castello di Marvao – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Il perchè questo piccolo borgo non sia patrimonio UNESCO, nonostante la candidatura risalga ormai a 18 anni fa, rimane per me un grande mistero.

Dal momento che la strada per Trancoso, meta del percorso odieno, è ancora molto lunga, vi suggerisco di prevedere qualche altra tappa durante il percorso.

Castelo de Vide

Una di queste può essere Castelo de Vide, tranquilla cittadina, ideale per una visita rapida e per la pausa pranzo. Se non siete ancora sazi di castelli, anche Castelo de Vide, come suggerisce il nome, può offrirvene uno. Il castello è completamente circondato da un caratteristico borgo medievale all’interno delle mura. Dal momento che la popolazione ha preferito spostarsi nella parte bassa della città, l’intero borgo risulta quasi completamente disabitato, ma rimane comunque un luogo molto grazioso.

Borgo di Castelo de Vide – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Tornando nella parte bassa della città, non perdetevi il pranzo da “O Miguel“, trattoria anni ’70 decorata da azulejos, che offre piatti deliziosi, abbondanti ed economici.

Dal momento che mancano ancora 220 Km per raggiungere Trancoso, vi suggerisco ancora una tappa per spezzare il viaggio, Guarda.

Guarda

Guarda ha un record. Con i suoi 1060 metri di altitudine è la città più alta del Portogallo. La parte più interessante da esplorare è la città vecchia, dove troverete edifici risalenti al 1400.

Così come Marvao, anche Guarda ha avuto un ruolo importantissimo nella storia nazionale. Venne infatti costruita dagli arabi dopo la riconquista del 1140 come fondamentale baluardo difensivo.

Mangiare un gelato mentre si passeggia per Guarda è la soluzione ideale per rilassarsi e recuperare le energie per percorrere l’ultimo tratto di strada (40 Km) che porta a Trancoso. 

Trancoso

Nel tardo pomeriggio arriverete a Trancoso. Per dormire avrete praticamente una sola opzione, l’Hotel Turismo de Trancoso, struttura a 4 stelle a pochi minuti dal centro del paese.

Trancoso è un bellissimo borgo medievale, circondato da mura e quasi completamente in piano, caso più unico che raro in Portogallo. 

Dopo aver varcato la Porta d’El Rei, cominciate ad esplorare questo meraviglioso borgo fino ad arrivare al castello, che nonostante siano passati tanti secoli, presenta ancora parti in stile arabeggiante.

Porta d’El Rei – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Per la cena avrete alcune opzioni in più rispetto alla scelta dell’hotel. Trancoso infatti offre 5-6 ristoranti, tutti apparentemente interessanti. Noi abbiamo scelto il ristorante “Area Benta“. Questo elegante locale offre rivisitazioni del menu tradizionale portoghese e alcune specialità del luogo, come ad esempio le “sardine di Trancoso”, dolce tipico a base di mandorle e cioccolato. I prezzi sono leggermente più alti rispetto alla media portoghese, ma comunque più bassi rispetto ai locali italiani di pari livello.

Dopo aver cenato, godetevi un giro di Trancoso by night, quando le luci dei lampioni regalano degli effetti veramente magici.

Trancoso – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Nel prossimo post partiremo alla scoperta dell’Alto Douro, una delle zone vinicole più importanti al mondo. Non mancate!