Dopo aver visitato la parte più autentica del Portogallo, esploriamo quella più caratteristica, l’Alto Douro.

Questa zona è conosciuta per la produzione dell’ottimo vino, il Porto, e per il paesaggio fantastico. Le colline completamente coperte dalle vigne sono letteralmente uno spettacolo e tappa imperdibile di ogni tour portoghese che si rispetti.

Per esplorare bene questo territorio un giorno non è sufficiente. Per questo motivo abbiamo prenottato per due notti a Vila Real, la città più importante della regione, presso l’hotel Mira Corgo. Questa ottima struttura 4 stelle con parcheggio privato gratuito, ha una sola pecca, i cuscini particolarmente scomodi.

Vila Nova de Foz Coa

Da Trancoso, si possono prendere due strade per arrivare a Vila Real, io e Irene abbiamo optato per quella più lunga, 150 Km, prevedendo una visita a Vila Nova de Foz Coa.

Presso Vila Nova de Foz Coa ha sede uno dei siti di arte rupestre più importanti al mondo. Nell’ampio museo subito fuori dalla città si può scoprire molto sulla storia di queste terre e su come sia stato scoperto il sito. La vera esperienza, che vi consiglio fortemente, è fare il tour guidato in uno dei tre siti dove sono state ritrovate le opere risalenti all’era paleolitica.

Dal museo parte solo uno di questi tour, quello nominato “Canada do Inferno” mentre gli altri 2 partono da altre località nella zona.

Prendere parte a questi tour non è impresa facile. I posti sono limitatissimi, 6 persone al mattino e 6 al pomeriggio ad orari prestabiliti. Per questo motivo è indispensabile prenotare con buon anticipo, scrivendo una mail in inglese, a questo indirizzo: visitas@arte-coa.pt, specificando giorno ed orario (mattina o pomeriggio) nei quali volete fare la visita. Il costo dell’esperienza è di 15€ a persona. Nel caso in cui al tour prendano parte solo 2 persone, eventualità improbabile, il costo della visita è di 20€ a persona.

La visita dura poco meno di due ore, fate in modo di avere con voi acqua e cappellino, perchè il percorso è abbastanza impegnativo, non esistono zone di ristoro e il caldo in molti punti è soffocante.

All’orario prestabilito, la guida si presenta presso il punto informazioni del centro visitatori e carica i turisti su di una jeep per raggiungere il sito, a cui hanno accesso solo le persone accompagnate da guida autorizzata.

Lungo i pendii che costeggiano il fiume Coa, comincia l’esplorazione del sito, dove si trovano rocce in granito sulle quali sono state incise le opere d’arte da parte dei nostri lontanissimi antenati.

Arte rupestre -Photo Credit: Andrea Gigliotti
Arte rupestre -Photo Credit: Andrea Gigliotti

Non aspettatevi opere di grande bellezza artistica, molte volte dovrete lavorare di fantasia, aiutati dalle spiegazioni e dai grafici della vostra abilissima guida. In ogni caso, resta l’emozione di poter ammirare delle opere risalenti a migliaia di anni fa.

Arte rupestre -Photo Credit: Andrea Gigliotti

Terminata la visita, non perdetevi il panorama!

Fiume Coa – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Dal parcheggio all’ultimo piano oppure dalla terrazza del ristorante, si può godere di una bellissima vista sulla confluenza del fiume Coa nel fiume Douro.

Fatto ciò, si può procedere verso Vila Real.

Avendo quasi tutto il pomeriggio a disposizione, abbiamo deciso di visitare Guimaraes, circa 80 Km oltre Vila Real, di cui parlerò nel prossimo post.

Douro

Il secondo giorno può essere quasi interamente dedicato all’esplorazione del fiume Douro. I mezzi migliori per esplorare il territorio sono due, la barca oppure il treno. Sconsiglio l’utilizzo della macchina, perchè la strada costeggia solo di rado il fiume e non è compatibile con le eventuali degustazioni di Porto.

Noi abbiamo optato per il treno. La stazione più vicina a Vila Real è quella di Regua, cittadina a circa 15 Km di distanza.

Lungo l’andata, i posti panoramici migliori sono sulla destra rispetto al senso di marcia da Regua a Pinhao e a sinistra da Pinhao a Pocinho.

Vista sul Douro dal treno -Photo Credit: Andrea Gigliotti

Vi consiglio per la tratta d’andata di arrivare fino al capolinea, Pocinho e riprendere lo stesso treno, che dopo circa 10 minuti ritorna subito verso valle. Durante il ritorno, potete scendere a Pinhao, luogo dove hanno sede numerose cantine. 

Anche se il richiamo della degustazione di Porto è forte, a Pinhao non dimenticatevi di osservare i bellissimi azulejos che decorano la stazione.

Vista sul Douro da Pinhao -Photo Credit: Andrea Gigliotti

Noi siamo andati alla Quinta do Bonfim, l’unica vicina alla stazione e anche una delle più famose, essendo di proprietà della famiglia Symington.

Degustazione di Porto – Photo Credit: Irene Aprile

Per visitare la cantina e la vigna è indispensabile prenotare in anticipo (qui). In alternativa potete accomodarvi in terrazza per degustare le varietà di Porto dei più importanti brand della famiglia Symington, come ad esempio Graham’s e Dow’s.

Aver citato la famiglia Symington, mi dà modo di illustrare uno degli aspetti più interessanti della produzione del Porto. Chi non sa molto sulla storia di questo vino, potrebbe aspettarsi che le cantine e le ditte produttrici di Porto siano portoghesi. In realtà, ho scoperto che la maggior parte dei brand sono di origine britannica. Il motivo risale alla guerra contro Napoleone. Gli inglesi ritenevano immorale comprare vino dai nemici francesi, per questo motivo ricercarono altri luoghi dove poterlo acquistare. Lungo il Douro trovarono il clima perfetto e dal momento che alcuni monaci già producevano vino, anche le strutture e alcune vigne già esistenti. Molte famiglie inglesi comprarono le terre e cominciarono a insediarsi e ad avviare le attività di produzione.

Vila Real

Dopo aver visitato Vila Nova de Foz Coa e il fiume Douro non rimane altro che visitare la città più importante della regione, Vila Real.

La città non offre molto, ha un centro carino, facilmente visitabile in un’oretta, ma nulla di particolare.

L’unica vera e grande attrazione è la Casa de Mateus, piccolo paese a pochi chilometri da Vila Real. Questa casa, opera dell’architetto italiano Nasoni, è uno degli edifici barocchi più famosi di tutto il Portogallo.

Casa de Mateus -Photo Credit: Andrea Gigliotti
Giardini della Casa de Mateus -Photo Credit: Andrea Gigliotti

La casa è visitabile solo con tour guidati, che si possono prenotare arrivando sul posto oppure online (qui). Vi consiglio di prenotare la visita anticipatamente, in modo da non rischiare di non poter entrare nella casa o di dover attendere parecchio. Nell’attesa del proprio turno d’ingresso, si possono visitare liberamente i curatissimi giardini oppure degustare i vini prodotti nelle vigne adiacenti, tra i quali il famoso rosè Alvarelhao.

Casa de Mateus -Photo Credit: Andrea Gigliotti

La casa non è a livello delle storiche dimore italiane, ma la sua fama in Portogallo è ben riposta. Gli interni non molto appariscenti sono comunque curati e arredati. Lungo il percorso si trovano alcuni oggetti di gran valore, come ad esempio alcune reliquie comprate dal Vaticano oppure il libro illustrato “Os Lusiadas” opera di Luis de Camoes, il più grande scrittore portoghese.

La Casa de Mateus è anche sede di un’associazione per la promozione artistica e culturare, che ospita eventi di vario genere e fornisce ospitalità ai musicisti che hanno bisogno di un luogo dove esibirsi ed esercitarsi. Durante la visita sarà quindi molto probabile essere accompagnati dalle melodie di questi bravi artisti, che aiutano a creare un’atmosfera d’altri tempi.

 

Nel prossimo post, vi parlerò di come trascorrere una mezza giornata a Guimaraes.

Non mancate!