Cari amici viaggiatori,
dopo aver visitato l’Alto Douro e Guimaraes è finalmente giunto il momento di scoprire la seconda città più importante del Portogallo, Porto.
Come per Lisbona, per visitare Porto servono due giorni completi, tre se volete prendervela con più calma. Per poter vedere anche la vicina Braga, noi abbiamo dedicato a Porto solo un giorno e mezzo, oggettivamente un po’ troppo poco. La soluzione ideale è restare tre giorni a Porto, dedicando mezza giornata a Braga.
Durante il nostro soggiorno abbiamo pernottato all’ hotel Gran Rio, struttura di fascia medio-bassa collocata vicino al centro città, che è raggiungibile in due fermate di metro. Purtroppo, nonostante il prezzo interessante, a causa della pulizia delle camere alquanto sommaria, vi sconsiglio questa scelta.
A meno che non abbiate prenotato un hotel nel centro della città, è opportuno munirsi della card dei trasporti. La tessera è acquistabile preso le macchinette automatiche alle stazioni della metro ed ha validità di 24 ore, rinnovabili di giorno in giorno. Sebbene il centro di Porto sia visitabile praticamente solo a piedi, dato il costo molto basso per il suo acquisto, ritengo sia un buon investimento.
Giorno 1
Arrivando da una delle principali città della zona, come ad esempio Vila Real, Guimaraes o Coimbra, è assai probabile che avrete la seconda parte della mattinata a disposizione.
La prima tappa della città lusitana non può che essere la Se, la Cattedrale di Porto, facilmente individuabile da qualunque parte della città. Anche se l’aspetto molto austero non la rende un luogo di gran fascino, non è pensabile di mancare la visita ad uno dei simboli di Porto.

A brevissima distanza dalla Cattedrale è collocata la stazione ferroviaria di Sao Bento. Grazie alle decorazioni con azulejos, che ritraggono le battaglie storiche del Portogallo, possiamo definirla una delle stazioni più bella al mondo.

Uscendo dalla stazione, non si può che passare per Rua das Flores, la via più bella di Porto. Ormai gli antichi negozi caratteristici hanno lasciato il passo a bar, ristoranti e negozi di souvenir, ma questo ha ridotto solo in minima parte il fascino di questo percorso.
Verso la fine della via troverete il Museu e la Igreja da Misericordia. Il museo ospita una vasta collezione di arte sacra, mentre la chiesa, opera dell’architetto Nasoni, è finemente decorata con azulejos. Se non siete degli appassionati, potete tranquillamente saltare questa visita per concentrarvi sulle altre attrazioni che Porto ha da offrire.
Lasciando Rua das Flores, bisogna inerpicarsi per le ripide vie di Porto fino ad arrivare ai Jardim da Concordia (Rua Campo dos Martires da Patria) dove sorgono due interessanti attrazioni.

La prima è il Centro Portugues de Fotografia, museo che ospita una vasta collezione di foto e offre una interessante panoramica sull’evoluzione delle macchine fotografiche, incluse anche quelle usate per lo spionaggio.
Accanto al museo, sorge la Igreja dos Clèrigos, suggestiva chiesa barocca costruita nel 1700. La torre della igreja, Torre dos Clèrigos, offre invece un bellissimo panorama sulla città.

Dopo aver attraversato Praca da Lisboa, arriverete in uno dei luoghi più suggestivi e curiosi di tutta la città. Sto parlando della Livreria Lello, una delle librerie più belle al mondo. Questo luogo, costruito nei primi anni del 1900, non è un soltanto un negozio, ma una vera e propria attrazione, che attira centinaia di persone ogni giorno. Per accedervi, dovrete acquistare un biglietto e, probabilmente, fare una lunga coda, ma ne vale assolutamente la pena. So che può sembrare strano dover pagare per entrare in una libreria, ma la grande affluenza di semplici curiosi lo giustifica. Se doveste acquistare un libro durante la vostra visita, i 5€ del biglietto vi verranno scalati dalla spesa. Vi garantisco che è molto difficile uscire a mani vuote. L’interno della libreria, interamente decorata in stile neogotico, ospita una vasta selezione di libri in lingua portoghese, ma anche un’ampia sezione di libri in lingua inglese e edizioni bilingui con testo a fronte. Gli elementi più suggestivi sono la scalinata centrale che conduce al soppalco e la splendida vetrata al centro del soffitto. Nonostante l’affollamento è facile immaginare come in passato questo luogo potesse essere un punto d’incontro per scrittori e artisti, che si ritiravano nella sua quiete.
Per concludere il tour pomeridiano non rimane che visitare la Igreja do Carmo, edificio tanto affascinante all’esterno grazie alle decorazioni con azulejos, quanto ricca all’esterno, con dei pregevoli dettagli in oro stile rococò.

Per cena, ci siamo recati in Praca Filipa de Lancastre (Metro:Alidos) al ristorante O Marinheiro, che come suggerisce il nome, è un locale specializzato in cucina di mare.
Sebbene la zona non sia il top per la ricerca di locali, la vicinanza alla metro favorisce la visita all’ultima attrazione della giornata, il Jardim do Morro (Metro:Jardim do Morro). Questo è senza dubbio il punto panoramico migliore di Porto by night, offrendo una spettacolare panoramica sul quartiere Ribeira e sul Ponte Luis I, uno dei simboli della città.

Giorno 2
Il secondo giorno, mossi dal desiderio di vedere ancora di più del Portogallo, abbiamo deciso di concederci un rapido tour di Braga, di cui parlerò nel prossimo post. Per questo motivo è rimasto solo il pomeriggio per completare la visita di Porto.
Le zone rimaste da esplorare sono due, Ribeira, a nord del Douro e Vila Nova de Gaia, a sud del fiume.
Per ragioni di semplicità, vi consiglio di cominciare da Vila Nova de Gaia, dove hanno sede le principali cantine in cui viene prodotto il Porto. Per arrivarci, potete usare il Teleferico de Gaia, la funivia che vi porterà in pochi minuti dal Jardim do Morro alla riva del fiume.

Una volta scesi, non avrete che l’imbarazzo della scelta su quale cantina visitare. Infatti, tutte le più grandi ditte produttrici di vino, come ad esempio Grahm’s, Taylor’s o Offley, permetto di visitare la propria cantina attraverso tour guidati che terminano con una doverosa degustazione.
Noi abbiamo optato per le cantine Offley. La visita prevede un tour guidato di circa trenta minuti, in cui le brillanti guide vi parleranno della storia del vino nella zona, delle caratteristiche del territorio, di come il vino viene prodotto e delle varie tipologie di Porto realizzate. Al termine della visita non rimane che godersi la degustazione di Porto. In base alla tipologia di biglietto acquistato, vi verranno serviti più o meno bicchieri. Con il biglietto base da 10€ vi verranno serviti un bianco e un Tawny.

A questo punto, ci si può dirigere sull’altra sponda del Douro, per visitare le ultime due grandi attrazioni che Porto ha da offrire.
Si entra così nel quartiere Ribeira, il più caratteristico di tutta la città. I due luoghi simbolo, la Igeja de Sao Francisco e il Palacio da Bolsa, hanno una storia comune. Il Palazzo della Borsa infatti, sorge al posto del chiostro della chiesa, distrutto nell’incendio durante la guerra civile del 1832.

Per poter visitare l’edificio occorre prendere parte ad uno dei tour guidati della durata di 45 minuti. Per prenotare la visita in anticipo, potete cliccare qui. Durante il percorso vengono visitate due sale di particolare bellezza. La Sala delle Nazioni è la prima, con la sua imponente cupola in vetro e decorata dagli stemmi del Portogallo e degli stati con cui la nazione lusitana intratteneva rapporti commerciali. La seconda è la Sala Araba, decorata in stile neomoresco.
Uscendo dal Palacio da Bolsa, ci si può dirigere verso l’adiacente Igeja de Sao Francisco, l’ultima attrazione di Porto. In realtà, la visita non riguarda solo la chiesa, ma l’intero complesso. Esso è composto da un modesto museo, ricavato nella sacrestia, dagli appartamenti al primo piano e dai sepolcri al piano sotterraneo. Il vero motivo che però vi spingerà a comprare il biglietto d’ingresso è la chiesa barocca, una delle più ricche al mondo. Non esiste angolo che non sia finemente decorato in oro o che presenti preziose ed imponenti sculture. Tutto questo lusso e questo sfarzo rendono chiaro il senso di potere e soggezione che la Chiesa esercitava in passato, facendo però passare in secondo piano l’essenza della cristianità. Purtroppo, unica nota dolente della visita, all’interno della chiesa non si possono fare fotografie.

Per concludere la giornata, non rimane che concedersi un’ottima cena in uno dei numerosi locali che si trovano lungo il fiume o nelle viuzze adiacenti. Non a caso, questo è il centro della movida di Porto. Noi abbiamo optato per l’Esta-se Bem, locale caratteristico che serve piccole porzioni, prevalentemente di pesce, ma non solo, in stile tapas. Ottima soluzione per poter assaggiare più cose differenti.
La serata e quindi il tour di Porto, non possono che terminare con una passeggiata lungo il fiume e nella caratteristica Praca da Ribeira, dove si esibiscono numerosi artisti di strada.

La visita di Porto è conclusa. Nel prossimo post vedremo Aveiro e Conimbriga, due località assolutamente imperdibili nel trasferimento da Porto a Coimbra.
Non Mancate!