Cari amici viaggiatori,

proseguiamo oggi con il nostro tour del Portogallo. Dopo aver lasciato Coimbra, ci siamo diretti verso sud, per vivere una delle giornate più belle e appaganti dell’intero viaggio.

In questo giorno, abbiamo visitato tre dei quattro monasteri più belli del Portogallo, Tomar, Alcobaca e Batalha. Il quarto monastero dell’elenco è il monastero de los Jeronimos, che avevamo già visitato a Lisbona.

Durante questo giro, inoltre, abbiamo inserito altre due tappe per visitare il Castelo de Almourol e il Santuario di Fatima.

Ecco il percorso di questo tour:

Tour dei monasteri

Tomar

La prima Tappa è Tomar, piccola cittadina ai piedi di una collina dove sorge l’imponente Convento de Cristo.

Convento de Cristo di Tomar – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Questo Convento è l’emblema del potere dei templari, che per oltre tre secoli hanno avuto una grandissima influenza su queste terre. Con lo scioglimento dell’ordine, il convento è passato sotto l’influenza dei re portoghesi. Questo susseguirsi di poteri ha portato delle modifiche alla struttura originale, che però non hanno intaccato il fascino di questo immenso complesso.

Con la macchina è possibile arrivare proprio ai piedi delle possenti mura, perfettamente conservate, che circondano Il Convento. Il parcheggio è a pagamento. Vi consiglio di munirvi anticipatamente di monete e di pagare per almeno due ore di sosta.

Il biglietto di ingresso per ogni monastero costa 6€, un prezzo molto contenuto. Se volete risparmiare ancora di più, potete acquistare il biglietto cumulativo per tutti i tre monasteri al costo di 15€. Non preoccupatevi della durata, il biglietto cumulativo ha validità di una settimana, quindi potete visitare i diversi siti con tutta calma.

Igreja del Convento de Cristo di Tomar – Photo Credit: Andrea Gigliotti

 

Il tour del monastero comincia con la visita a due chiostri, il Claustro da Lavagem, finemente decorato da azulejos, e il raccolto Clustro do Cemiteiro. Si procede poi all’interno della Igreja manuelina, detta “la Charola” per la sua pianta poligonale a sedici lati. Anche se la sua forma le conferisce un fascino molto particolare, quello che colpisce sono i magnifici dettagli e le decorazioni in stile manuelino.

Uscendo dalla Igreja, si passa per un altro chiostro, quello Principale, che collega la chiesa al dormitorio. Lo stile rinamescimnetale del chiostro si sposa perfettamente con quello manuelino della chiesa, regalando dei contrasti e delle combinazioni molto suggestivi.

Cluastro Principal – Photo Credit: Andrea Gigliotti
Finestra della igreja del Convento de Cristo di Tomar – Photo Credit: Andrea Gigliotti

 

 

Durante la visita dei dormitori e del refettorio, non dimenticatevi di cercare il porticato dal quale si ha una magnifica vista sulla chiesa. Il dettaglio che suscita la maggiore attenzione è la celebre finestra della chiesa, uno degli elementi più fotografati di tutto il monastero.

Dopo essere usciti dai dormitori, la visita termina con gli ultimi due chiostri, il Claustro dos Corvos e il Claustro da Micha.

Castelo de Almourol

Uscendo da Tomar, proseguiamo per circa 30 Km in direzione sud, verso il Castelo de Almourol.

Castelo de Almourol – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Questo affascinante castello, a differenza di tutti gli altri che abbiamo visto, non si trova sulla terra ferma. Esso infatti è collocato su di un isolotto in mezzo al Rio Tago, il fiume che giunge fino a Lisbona. Il luogo è quasi completamente sconosciuto ai turisti, ciò vi permetterà di godervi questo panorama fiabesco in assoluta pace e tranquillità. Dal momento che il ponte per raggiungere l’isola è in fase di costruzione, l’unico mezzo per farlo è ottenere un passaggio in barca ad una cifra simbolica. Dal momento che l’interno del castello non è visitabile e il programma di giornata è molto fitto, vi consiglio vivamente di prendervi 5-10 minuti per ammirare il panorama dalla terra ferma e poi procedere verso la tappa successiva.

Fatima

Lasciando il Castelo de Almourol, ci siamo diretti verso Fatima, che dista circa 50 Km.

La città di Fatima è nota essenzialmente per il Santuario, che costituisce un’attrazione oltre che per decine di migliaia di fedeli anche per i semplici turisti. La grande affluenza di turisti, non sempre interessati all’aspetto spirituale del luogo, rischia di compromettere il senso di raccoglimento che si dovrebbe provare in un posto del genere. 

La Chiesa, dedicata ai tre pastorelli testimoni dell’apparizione della Madonna, è aperta al pubblico a tutte le ore, ma è possibile visitare le tombe dei pastorelli solo quando non sono in corso le funzioni religiose. Se volete vedere i monumenti da vicino, aspettatevi di dover fare una lunga coda, non sempre rispettosa del silenzio della chiesa. Durante la nostra visita, purtroppo, siamo stati testimoni di atteggamenti molto poco appropriati e dignitosi. Forse sarebbe più opportuno evitare di scattarsi selfie davanti all’altare della chiesa.

All’esterno il santuario si apre su un’immensa piazza, dove, nelle grandi occasioni, si raccolgono i fedeli per seguire la Santa Messa.

Santuario di Fatima – Photo Credit: Andrea Gigliotti

In questo grande spazio spiccano l’enorme braciere dove vengono bruciate le candele votive di cera e il percorso dei pellegrini, un tracciato che può essere percorso in ginocchio da chi desidera chiede una grazia.

Lasciando il Santuario ci siamo diretti verso il paese per pranzo. La cittadina non ha caratteristiche storiche o architettoniche interessanti. Per la maggior parte, è occupata da esercizi commerciali e ristoranti rivolti a una clientela di turisti, dove non spiccano né la qualità né l’originalità.

A malincuore vi sconsiglio questa tappa. Se siete spinti da profondi sentimenti religiosi, rischiate di rimanere fortemente delusi. Se invece siete solo turisti, è meglio dedicare il vostro tempo ad altri luoghi ben più suggestivi.

Non rimane che riprendere l’auto per la prossima destinazione, Alcobaca.

Alcobaça

Dopo aver percorso circa altri 50 Km, 80 Km dal Castelo de Almourol, si arriva nella città di Alcobaca. Il Monastero è collocato nel centro del paese ed è facilmente raggiungibile a piedi dopo aver lasciato l’auto nell’ampio parcheggio in Avenua dos Combatentes.

Non appena arrivati nella piazza principale resterete subito colpiti all’affascinante facciata barocca, preludio appropriato alle meraviglie che il Mosteiro de Santa Maria contiene.

Monastero de Santa Maria – Photo Credit: Andrea Gigliotti

La parte di minor fascino è l’interno della chiesa in stile gotico. Sebbene sia estremamente austera, le dimensioni imponenti la rendono comunque un luogo solenne e dal grande impatto. Imperdibili, a destra e sinistra dell’altare, sono le tombe di Dom Pedro I e di sua moglie Dona Ines de Casto. Prima di visitare il monastero, vi consiglio vivamente di leggere la storia di questi personaggi, in modo da comprendere ed apprezzare i dettagli delle due tombe.

Tomba di Dona Ines de Casto – Photo Credit: Andrea Gigliotti

A lato della chiesa si apre l’accesso alla sala che introduce al monastero, la Sala dos Reis, finemente decorata da azulejos e dalle statue dei re portoghesi.

Il centro del monastero è il bellissimo Chiostro del Silenzio, costruito nel XIV e rimaneggiato nel XVI secolo, presenta due stili architettonici differenti, dove prevale quello manuelino.

Attorno al chiostro, sono due gli ambienti di maggiore fascino. Il primo è la cucina, interamente rivestita di piastelle color perla e blu, dove spicca la gigantesca canna fumaria. Accanto alla cucina non poteva che essere collocato il refettorio, luogo molto ampio e decorato da arcate e muri con pietra a vista, dove i monaci consumavano i pasti in rigoroso silenzio.

Refettorio del Monastero de Santa Maria – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Batalha

Anche se, in linea prettamente geografica, Batalha sarebbe da visitare prima di Alcobaca, io vi consiglio di lasciarla per ultima. Il Monastero de Santa Maria da Vitoria di Batalha è infatti il più bello di tutti. Dei tre monasteri è l’unico che si possa vedere dall’esterno in tutte le sue parti e la luce del tramonto è la migliore per apprezzarne le sfaccettature e le dettagliatissime decorazioni. Così come per Alcobaca, anche il monastero di Batalha è nel pieno centro del paese, questa volta però, trovare parcheggio sarà un po’ più difficile, dovrete munirvi di pazienza e soprattutto di monete.

La chiesa del monastero non presenta dettagli particolarmente interessanti, a farla da padrone sono però le notevoli dimensioni. Questa è la chiesa col soffitto a volta più alto di tutto il Portogallo. Prima di entrare nel monastero, non bisogna perdere la Cappella del Fondatore. Caratterizzata da ampie vetrate colorate, questa cappella ospita le tombe della famiglia di Re Joao d’Avis. Il Re, la cui ricchissima tomba è collocata nel centro esatto della cappella, è colui che volle la costruzione dell’intero complesso per ringraziare la Madonna dopo la vittoria nella celebre battaglia di Aljubarrota.

Dalla parte opposta della Cappella del Fondatore è collocato l’ingresso al monastero, in particolare al Claustro Real, ricchissimo di decorazioni in stile manuelino. Le arcate, decorate secondo lo schema A-B-A-B sono dei capolavori. La pietra infatti è lavorata così finemente da sembrare un ricamo. A lato del Claustro Real sorge la Sala do Capitulo, dove è collocata la tomba del milite ignoto.

Claustro Real – Photo Credit: Andrea Gigliotti
Mausoleo delle Cappelle Incompiute – Photo Credit: Andrea Gigliotti

La visita all’interno del monastero, ma non del complesso, termina con il Claustro de Dom Alfonso V, decisamente più austero rispetto al chiostro principale. Uscendo dal monastero, non potete assolutamente mancare la visita alle Cappelle Incompiute, collocate ad un centinaio di metri di distanza, rese famose per l’assenza del soffitto.

Questo mausoleo a cielo aperto, è la parte più decorata e affascinante di tutto il complesso. Le pregevoli decorazioni scolpite nella pietra sono delle opere d’arte vere e prorprie e sembrano ricamate nel pizzo anzichè ricavate da pietra solida. I dettagli così tanti e così curati, che sembra di trovarsi in presenza di frattali e ogni nuova osservazione permette di scoprire qualcosa di nuovo.

Una volta terminata la visita è giunto il momento di recarsi in albergo. Noi abbiamo optato per l’Hotel Batalha, struttura di fascia media, collocato a breve distanza dal monastero. Le numerose camere e la sala per la colazione con vista sul monastero sono deliziose.

Prima di andare a cena, non mancate di fare un giro attorno al monastero. Il Sole al tramonto regala degli effetti di luce unici.

Monastero de Santa Maria da Vitoria di Batalha – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Per cena, ci siamo recati al Burro Velho, ottimo ristorante vicino al monastero, con piatti sia a base di pesce che di carne. I prezzi sono leggermente più alti rispetto alla media, ma comunque adeguati alla qualità. Purtroppo, i dolci sono di livello molto inferiore rispetto al resto.

Ovviamente non si può andare a dormire senza aver fatto un giro intorno al monastero anche by night. La parte bassa non è illuminata, mentre il tetto brilla grazie ai fari che lo illuminano a giorno. Sono sicuro che questo particolare effetto di luci sarà anche per voi di grande interesse.

Monastero de Santa Maria da Vitoria di Batalha – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Il tour dei monasteri è concluso, ma fortunatamente l’esplorazione del Portogallo prosegue ancora.

Nella prossima tappa andremo a visitare Peniche, le isole Berlenga e Obidos.

Non mancate!

 

 

One Reply to “Tour di un giorno nei monasteri portoghesi”

  1. Il monastero di Batalha è davvero stupendo, forse il luogo che mi ha colpita di più di tutto il Portogallo! Sarei rimasta a guardarlo per ore 🙂

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