Cari amici viaggiatori,
dopo la giornata trascorsa ad Obios, siamo giunti all’ultima tappa del tour in Portogallo, Sintra.
Poiché noi avevamo l’aereo in tarda serata, abbiamo potuto dedicare gran parte della giornata alla visita di Sintra. Fate però attenzione ai tempi. Per non rischiare di perdere il volo, noi abbiamo dovuto cancellare la visita prevista a Cabo da Roca.
Introduzione
Purtroppo, nel corso degli ultimi anni le cose sono molto cambiate. In passato Sintra era una piccola località, con un moderato afflusso di turisti e quindi tranquillamente visitabile in una giornata, partendo da Lisbona.
Nel corso degli ultimi anni, grazie alla grande opera di promozione, è diventata meta di decine di migliaia di turisti. Le strutture e i servizi però non sono adeguati all’afflusso di visitatori, che sono così costretti a fare lunghe code sia per arrivare ai principali punti di interesse, che per acquistare i biglietti e visitare le attrazioni.
Andiamo però con ordine…
Per arrivare a Sintra esistono due possibilità, prendere un treno da Lisbona oppure arrivare in auto. Entrambe le scelte hanno pro e contro.
I luoghi più importanti da vedere a Sintra sono tre: il Palacio Nacional, il Castelo dos Mouros e il Palacio da Pena. Queste tre attrazioni sono abbastanza distanti tra di loro e dispongono di un numero di parcheggi limitatissimo. Per poterle visitare, dovrete necessariamente servirvi dell’autobus. Il servizio navetta fa un percorso a forma di 8 (ciò crea una discreta confusione) collegando i tre edifici e la stazione ferroviaria.

Se siete in macchina, il posto migliore dove trovare parcheggio è Praca Dom Fernando II. Non fatevi ingannare dai segnali di parcheggio nei pressi del centro del paese o del Palacio da Pena, c’è posto per non più di 200 auto. A meno che non siate particolarmente mattinieri, rischiate di stare in coda oltre 30 minuti per raggiungere la cima della collina e di dover tornare a valle non avendo trovato posto.
Se invece utilizzate il treno, dovrete mettervi in coda alla fermata del bus e sperare in bene. La stazione infatti si trova a metà del tratto che porta dal Palacio Nacional al Palacio da Pena e il rischio che passi dalla stazione già pieno è elevatissimo. Siccome in Portogallo gli autobus che hanno raggiunto il limite di capienza non fermano nemmeno, è probabile che vediate sfilare davanti a voi numerosi autobus prima di riuscire a prenderne uno.
Quando siamo passati noi, la coda superava i 500 metri e il bus sul quale eravamo è riuscito a far salire solo tre persone.
Dopo questa doverosa premessa, che non vuole minimamente scoraggiarvi ma farvi partire pronti e consapevoli, possiamo parlare della visita vera e propria.
Percorso turistico
Se deciderete di parcheggiare in Praca Dom Fernando II, la vostra prima tappa sarà al Palacio Nacional. Se invece arriverete in treno, allora comincerete dal Palacio da Pena.
Partiamo quindi con il Palacio Nacional, palazzo del XVI secolo che, a seguito di numerosi interventi di ristrutturazione nel corso dei secoli, presenta un innumerevole susseguirsi di stili architettonici differenti.

La maggior parte delle stanze del palazzo presentano soffitti affrescati e pareti decorate da azulejos. La parte più suggestiva di tutto il palazzo è la Sala dos Brasoes, salone a base ottagonale, con pareti decorate da azulejos e un maestoso soffitto a cupola con finiture in oro e riferimenti alle famiglie più importanti del Portogallo.

Sarebbe però riduttivo limitare il Palacio Real solo a questo. Ciascuna stanza sviluppa un tema diverso, per funzione o decorazione, e tutte le stanze sono estremamente curate e ben conservate.
Dopo una lunga coda per riprendere il bus, è cominciata la salita verso il Palacio da Pena. Il tragitto avrebbe in realtà previsto una sosta al Castelo dos Mouros, un castello gigantesco che sovrasta le colline, purtroppo però, a causa del poco tempo a disposizione, siamo stati costretti a procedere senza effettuare questa sosta.

Se come noi avete poco a disposizione, vi consiglio di saltare questa visita. La salita al castello è lunga e impegnativa, così come lo sarà quella verso il Palacio da Pena che stiamo per raggiungere.
Il bus prevede due soste a due differenti ingressi del parco che circonda il palazzo. Se volete fare un giro per il parco vi consiglio la prima fermata. Se invece, volete raggiungere il palazzo senza fatica, potete prendere una piccola navetta che vi porterà vicino all’ingresso dell’edificio. In questo caso, la fermata che fa per voi è la seconda, cioè l’ingresso principale al parco.
Nei giorni di maggiore affluenza, dovrete prevedere di fare una lunga coda per entrare nel palazzo, almeno 1-2 ore. Per questo motivo, siamo stati costretti a soprassedere e limitarci alla visita dell’immenso parco e dell’esterno della struttura.

Descrivere il Palacio da Pena in una parola sola è semplice e questa parola è: unico. Non penso esistono altri palazzi al mondo con uno stile così particolare. L’intero edificio è un susseguirsi di facciate rivestite di azulejos lilla oppure intonaco rosso e giallo. Anche il susseguirsi di torri di osservazione è unico nel suo genere. Dove altro lo si può trovare un edificio con alcune torri in stile medievale e altre in stile moresco?
Anche se non doveste avere il tempo di vistare l’interno, fare un giro attorno al palazzo, ammirarne l’architettura e passeggiare nell’immenso parco, valgono decisamente la pena di arrivare fin qui.

A questo punto il nostro tour di Sintra e del Portogallo è veramente concluso.
Per il ritorno in aeroporto vi consiglio di non fidarvi dei tempi di percorrenza previsti dai navigatori. Dal momento che l’autostrada nei pressi di Lisbona è molto trafficata, vi consiglio di prevedere almeno un’ora.
Concludo ricordandovi che potete recuperare facilmente tutte le informazioni sulle destinazioni portoghesi cliccando sulla pagina “Indice destinazioni Mondo“.
Per domande e curiosità potete scrivere un commento direttamente sul blog oppure mandarmi una e-mail a viaggiareconandrea@gmail.com
Grazie per avermi seguito e buon Portogallo a tutti!