Cari amici viaggiatori,

è probabile che tutti abbiate visitato, o almeno sentito parlare, delle bellezze di Venezia e Verona, le due città venete più famose al mondo. Il Veneto però, offre molto di più. Se volete partire alla scoperta di altre città affascinanti, avrete solo l’imbarazzo della scelta e di certo non rimarrete delusi.

Dopo avervi introdotto alle ville palladiane, è giunto il momento di parlare di Vicenza, la città che più di ogni altra ha da mostrare le opere del genio dell’architettura, Andrea Palladio.

Introduzione

Il modo migliore per vedere Vicenza è dividere il tour in due parti. Al mattino si può uscire appena fuori dal centro per vedere le ville e il Santuario. Poco prima dell’ora di pranzo si può procedere con la visita del centro della città.

Per arrivare a Vicenza avrete due possibilità, l’auto oppure il treno. Entrambe i mezzi hanno vantaggi e svantaggi.

La macchina è comoda per la parte mattutina e diventa una pesante zavorra al pomeriggio. Vicenza ha una zona a traffico limitato piuttosto ampia e i parcheggi sono quasi interamente a pagamento. I due parcheggi più importanti sono il Fogazzaro, a nord, e il Canove, a est.

Il treno invece, vi costringerà a prendere i mezzi pubblici al mattino e a fare qualche chilometro a piedi, mentre vi lascerà liberi di muovervi al pomeriggio.

A Vicenza non è difficile trovare strutture per il pernottamento. Bisogna però dire che le strutture di fascia medio-bassa sono più care rispetto alla media italiana. Se siete dotati di macchina, una buona scelta è l’Alfa Fiera Hotel. Collocata a due passi dalla fiera, questa struttura a 4 stelle, durante i periodi dove non vi sono eventi fieristici, costa solo 40 € a coppia.

Percorso turistico

La prima tappa da vedere a Vicenza è il Monte Berico, il colle che sovrasta la città, dove sorge l’omonimo Santuario. L’edificio è il risultato dell’unione di due chiese, una del 1400 in stile gotico e una del 1600 in stile barocco. L’interno è molto elegante, con i suoi marmi e le finiture in oro, e merita una rapida visita.

Subito fuori dal Santuario è collocato un grande piazzale dal quale si può godere di una magnifica vista sulla città e sulle Alpi.

Panorama di Vicenza – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Il Santuario è facilmente raggiungibile in auto. Se invece dovete usare i mezzi pubblici, dovrete affrontare il percorso che va dalla stazione ferroviaria al colle, una salita abbastanza breve ma ripida, di circa un chilometro.

Dopo aver visitato il Monte Berico, si può procedere in direzione di Villa Valmarana ai Nani. Se siete a piedi, dovrete percorrere un altro chilometro, (questa volta in discesa). Se invece avete l’auto, dovrete costeggiare il fiume Bacchiglione e trovare, impresa ardua, un parcheggio in cui lasciarla. A tal proposito, due soluzioni possono essere il benzinaio (5 posti) oppure via della Rotonda, facendo però molta attenzione ai vari divieti di sosta.

Sebbene Villa Valmarana ai Nani non faccia parte delle ville palladiane, è comunque una delle tappe imperdibili a Vicenza. Il simbolo della villa sono le statuette dei nani che sovrastano il muro che circonda la proprietà. 

La leggenda narra che il signore della villa avesse una figlia affetta da nanismo e che scegliesse solo servitori nani, in modo da nasconderle la verità riguardo alla sua condizione. Quando un bellissimo principe giunse in visita, alla sua vista, la ragazza prese coscienza del proprio stato e si disperò. Non riuscendo a fare i conti con la verità, decise di togliersi la vita. Dopo questo estremo gesto, i nani, a lei così legati, rimasero pietrificati dal dolore e ancora oggi sorvegliano il sonno della giovane.

Villa Valmarana “ai Nani” – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Il complesso è diviso in due parti, la palazzina principale e la foresteria. La villa principale è caratterizzata dai magnifici affreschi di Giambattista Tiepolo. In ognuna delle quattro stanze ricorrono scene tratte dall’Iliade, dalla Gerusalemme liberata, dall’Orlando Furioso e dall’Eneide. Il vero capolavoro è però il salone centrale, decorato con le scene tratte dal sacrificio di Ifigenia. Sostando al centro della sala, si ha la sensazione di essere al centro della vicenda, rappresentata su entrambe le pareti. Tutti i volti e le espressioni dei personaggi sono rivolti al punto in cui il tragico evento si sta consumando.

Villa Valmarana “ai Nani” – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Nella foresteria, si lascia invece il clima epico e si respira un’atmosfera decisamente diversa. Giandomenico Tiepolo, figlio di Giambattista, affrescò le stanze in stile neogotico con richiami alla vita quotidiana.

Uscendo da villa Valmarana ai Nani, si può proseguire a piedi lungo un breve sentiero che porta alla seconda e ultima villa di giornata, Villa Almerigo Capra, comunemente conosciuta come “La Rotonda“. La Rotonda è uno degli edifici più famosi di tutto il veneto e fa parte dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. 

Ciò che rende importante questa villa è il progetto di Andrea Palladio, che progettò un edificio a pianta quadrata, realizzando però al suo interno una forma a croce con il salone centrale base circolare. Questo progetto, futuristico nel 1500, è stato d’ispirazione per altri edifici, come ad esempio la Casa Bianca di Washington DC.

Villa Almerigo Capra “la Rotonda” – Photo Credit: Andrea Gigliotti

L’interno, che purtroppo non si può fotografare, è un trionfo dell’arte. Il luogo più suggestivo è la sala centrale circolare, decorata da affreschi fino alla cupola. I temi delle opere sono legati alla religione e alle virtù cardinali. Gli spazi sono resi particolarmente ampi dallo stile trompe-l’oeil, ricorrente nelle ville venete.

Terminata la visita alla villa, si può procedere verso il centro della città. Se non avete l’auto, potete prendere i bus n°8 o 13.

Visitare il centro di Vicenza è molto semplice. Tutte le attrazioni di interesse sono collocate in Corso Andrea Palladio e nelle vie e piazze limitrofe.

Corso Andrea Palladio è un’elegante via pedonale, le cui origini risalgono all’epoca dei Romani. Col passare dei secoli questa via è molto cambiata. Ora ospita in gran parte i negozi che si trovano comunemente in tutte le città del mondo. Il motivo di interesse è però dato dai numerosi edifici che qui potete trovare.

Il punto di partenza è piazza Castello, dove sono collocate Porta Castello e il Torrione, le uniche due parti rimaste del castello costruito nel 1300.

Entrando nel corso, gli edifici interessanti che si trovano sono Palazzo Thiene Bonin Logare, la Chiesa di San Marcello dei Filippini, Palazzo Capra Clementi e Palazzo Thiene, inconfondibile grazie al suo colore rosso.

Palazzo Thiene in corso Andrea Palladio – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Arrivando in fondo a corso Palladio, si trova Palazzo Chiericati. Questa struttura, progettata da Andrea Palladio, ospita un museo dedicato alla storia di Vicenza tra il 1500 e il 1600 e ai suoi maggiori artisti, come ad esempio il Tintoretto e il Veronese.

Palazzo Chiericati – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Di fronte a Palazzo Chiericati sorge uno degli edifici più importanti di tutta la provincia, il Teatro Olimpico. 

Il Teatro Olimpico, progettato da Andrea Palladio, è il più antico teatro coperto dell’epoca moderna. E’difficile descrivere a parole il magnifico interno del teatro. Probabilmente, una foto può valere più di mille parole.

Teatro Olimpico – Photo Credit: Andrea Gigliotti

La parte più interessante, che è difficile da rendere non solo in foto ma anche dal vivo, è la scenografia. Non fatevi ingannare dagli effetti prospettici, quella che sembra una scenografia profonda un centinaio di metri, in realtà, è lunga solo 12.

Ripercorrendo corso Palladio nel senso opposto, può valere la pena, per gli appassionati d’arte, fermarsi al Museo di Palazzo Leoni Montanari, che ospita una vasta collezione di opere d’arte.

Siamo così giunti all’ultima e doverosa tappa della visita di Vicenza, piazza dei Signori. In questa piazza, ricca di pregevoli edifici, è ancora possibile respirale la magnificenza dell’antica Repubblica Veneziana. La struttura che spicca su tutte è la Basilica Palladiana. Realizzato in parte da Andrea Palladio, questo luogo, nonostante il nome di “Basilica” non ha alcuna attinenza con la religione. Veniva infatti utilizzato come sede della magistratura cittadina. All’interno della Basilica sono presenti due musei, il Museo dei Gioielli e un Museo che ospita delle mostre temporanee.

Basilica Palladiana – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Limitare però la bellezza della piazza alla sola Basilica Palladiana sarebbe riduttivo. Troverete infatti molto di più, come ad esempio la Torre Bissara e la Torre del Tormento, costruite nel XII secolo. 

Oltre alle torri, è importante anche il Palazzo del Capitaniato, realizzato anch’esso da Andrea Palladio per ospitare il rappresentante della Repubblica di Venezia presso Vicenza.

Palazzo del capitaniato – Photo Credit: Andrea Gigliotti
Statua Andrea Palladio a Vicenza – Photo Credit: Andrea Gigliotti

La visita della città non può che concludersi con una sosta presso la Statua di Andrea Palladio, in modo da rendere omaggio a questo brillante architetto che ha rivoluzionato l’architettura mondiale e ci ha regalato tante opere senza le quali il Veneto non sarebbe lo stesso.

Se prevedete di fermarvi a Vicenza per cena non posso che consigliarvi il Cursore, un’ottima osteria specializzata in piatti della tradizione vicentina.

Il tour di Vicenza è così concluso, ma il Veneto ha ancora molto altro da offrire. Nella prossima tappa partiremo alla scoperta di Padova.

Non mancate!