Cari amici viaggiatori,
dopo aver esplorato Vicenza, è giunto il momento di dedicare le nostre attenzioni a Padova, una delle più belle città d’Italia.
Introduzione
Visitare Padova in un solo giorno è complicato. Ci sono tantissime cose da vedere e luoghi che meritano la vostra attenzione. Se deciderete di trascorrere solo una giornata alla visita di Padova, tenete presente che dovrete saltare alcune visite e sarete costretti a correre. Optando invece per un tour di due giorni, potrete vedere tutto con calma e riuscirete anche a visitare le due ville palladiane nel vicino comune di Stra.
Dal momento che l’ampio centro pedonale è quasi interamente zona ZTL, se prevedete di dormire una notte a Padova, vi consiglio di prenotare in una struttura nelle vicinanze del Prato della Valle (a sud) oppure nella zona di via Trieste (a nord).
Se optate per il tour di un giorno, la parte nord della città, a prescindere che arriviate in auto o in treno, sarà il vostro punto di partenza. In via Trieste troverete il Padova Centro Park, un ampio parcheggio dove potrete lasciare l’auto al costo di 1,10€ l’ora.
Anche il treno è un’ottima soluzione, la stazione ferroviaria infatti, dista solo 800 metri dal centro.
Il programma che sto per illustrarvi è di due giorni. Nel caso in abbiate la possibilità di trattenervi per un giorno solo, vi basterà seguire il programma del giorno 1.
Giorno 1
Il primo giorno non può che cominciare con l’attrazione più importante della città, la Cappella degli Scrovegni.

Visitare la Cappella degli Scrovegni non è semplice. La struttura può ospitare al massimo 75 persone ogni ora, divise in 3 gruppi da 25. Data la grande affluenza, è indispensabile prenotare il biglietto di ingresso con almeno un mese di anticipo, meglio due mesi nei periodi festivi. Se volete provare ad entrare senza prenotazione, è quasi certo che resterete delusi. Dal momento che il programma di giornata sarà molto ricco, vi consiglio di prenotare per la prima visita di giornata e di recarvi all’ingresso con almeno 15 minuti di anticipo.

Per acquistare il biglietto in anticipo potete cliccare qui. Una volta registrati presso il sito internet, in base alle disponibilità residue, potrete scegliere il giorno e l’orario e pagare direttamente con carta di credito. Il servizio di prenotazione non è gestito direttamente dalla struttura ma dalla piattaforma VivaTicket.
Nonostante la difficoltà di prenotare la visita, la Cappella degli Scrovegni vale lo sforzo. Questa cappella, intitolata a Enrico degli Scrovegni, che ne volle la realizazione, rappresenta uno dei massimi capolavori al mondo. La realizzazione è da attribuirsi a Giotto che, nonostante le pregevoli realizzazioni artistiche realizzate tra il 1290 e il 1335, deve la sua grande fama proprio a questa realizzazione.

La cappella è costantemente monitorata e vengono effettuati spesso interventi per preservarne lo splendore. Nella prima parte della visita, sosterete per circa 15-20 minuti in una camera di compensazione, per alterare il meno possibile il microclima interno. Durante l’attesa vi verrà mostrato un video esplicativo che racconta la storia della cappella e tutti i dettagli da ammirare all’interno.
Solo per darvi un’infarinatura superficiale, l’intero ciclo di affreschi è diviso in quattro gruppi. Nella parte bassa sono raffigurate le virtù e i vizi. Nella parte alta sono raffigurate le storie della vita di Cristo e della Vergine Maria. Nella controfacciata è dipinto il Giudizio Universale. Il soffitto simboleggia il trionfo della sapienza divina. Circondati da un cielo blu cobalto, sono rappresentati santi, profeti e angeli in trionfo.

Uscendo dalla Cappella degli Scrovegni, si accede direttamente ai Musei Civici agli Eremitani. L’intero complesso museale può essere visitato con lo stesso biglietto usato per la Cappella. L’intera struttura è divisa in quattro parti: museo archeologico, museo di arte medioevale, museo di arti applicate e museo d’arte contemporanea. Se avete a disposizione solo un giorno per visitare Padova, purtroppo non avrete molto tempo a disposizione. Anzichè vagare in fretta e furia per tutto il museo, vi consiglio di soffermarvi solo sulla parte di arte medioevale. Qui sono racchiuse le opere più importanti realizzate da artisti quali Giotto, Tintoretto, Veronese, Tiziano e molti altri importanti artisti.
Se invece avete a disposizione due giorni, potete tranquillamente permettervi di trascorrere qualche ora a visitare l’intero complesso con calma.

Subito fuori dai Musei Civici agli Eremitani è presente un luogo da non perdere, la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, più comunemente conosciuta come Chiesa degli Eremitani. Questa Chiesa, costruita nel 1260 in stile romanico-gotico, quindi austero ed essenziale, potrebbe non suscitare il vostro entusiasmo. Tuttavia vale una visita per poter ammirare la Cappella degli Ovetari, dipinta da numerosi artisti. Tra loro spicca la mano del giovane Andrea Mantegna, che iniziò a farsi conoscere proprio grazie a quest’opera. La Cappella, in larga parte distrutta dai bombardamenti della II Guerra Mondiale, è stata interamente restaurata. Anche se la gran parte dell’opera è andata distutta, è impossibile restare indifferenti all’innovazione dello stile del Mantegna e alla notevole attività di recupero. La Cappella è volutamente tenuta nella penombra. Se volete illuminarla potete inserire una moneta da 50 cent. nell’apposita macchinetta.
Proseguendo in direzione del centro, passerete per via degli Eremitani e poi per la commerciale via Cavour, particolarmente ricca di negozi. Non è però il momento di fare shopping, la giornata è ancora lunga.
Anche se il percorso prevede il passaggio davanti a Palazzo Bo, è opportuno rimandare questa visita al secondo giorno. Ci si può quindi dirigere verso il Palazzo della Ragione, la seconda attrazione per importanza di Padova.

I lavori per la costruzione di questo gigantesco palazzo cominciarono nel 1220, ma data la volontà di aggiungere un piano ulteriore rispetto al progetto originario, si conclusero dopo il 1300. Il pian terreno, così come le due piazze che circondano il palazzo ospitano un ricco e caratteristico mercato. All’esterno si trovano principalmente frutta e verdura, mentre all’interno dell’edificio si possono acquistare principalmente prodotti a base di carne e formaggio.

Seppure con moderne bancarelle, che assomigliano a veri e propri banchi di salumeria, il mercato coperto ha un fascino particolare, che permette di viaggiare con la mente andando indietro di secoli. Questa parte dell’edificio, infatti, era già adibita ad uso di mercato fin dalla costruzione dell’edificio stesso.
Il Salone principale, invece, inizialmente era utilizzato come tribunale cittadino. Purtroppo, a seguito di un incendio, gli affreschi realizzati da Giotto sulla volta sono andati perduti. Adesso, il palazzo è decorato da un pregevole ciclo di affreschi, che fanno riferimento agli studi astrologici. Il soffitto in legno è stato lasciato senza decorazioni, con la forma a volta che ricorda la chiglia di una nave.

Dopo aver visitato il Palazzo della Ragione, il tour può proseguire passando per piazza dei Signori in modo da ammirare la Torre dell’Orologio.
A differenza di molte città italiane, il Duomo di Padova non è una meta di grande interesse. Sono invece luoghi da non perdere il Battistero e il Museo Diocesiano.
Il Battistero, costruito nel XII secolo, è decorato da un importante ciclo di affreschi risalenti al XIV secolo ad opera di Giusto de Menabuoi. Lungo le pareti del battistero sono raffigurate numerose scene tratte dalla Bibbia. Nella cupola invece, è meravigliosamente raffigurata, con i tratti tipici dell’arte bizantina, la figura di Cristo Pantocratore.

Dall’altro lato della piazza del Duomo sorge il Museo Diocesiano, un museo poco conosciuto e sottovalutato, dove potrete godervi una visita in assoluta pace e tranquillità. Anche se questa struttura ospita interessanti opere di natura religiosa, il motivo che vi spingerà a visitarla è il Salone dei Vescovi. In questo salone interamente affrescato, sono raffigurati i primi cento vescovi della città. Se avete optato per il tour di due giorni, potete anche permettervi di trascorrere qui un po’ più di tempo, in modo da andare alla ricerca dei dipinti del Veneziano, de Menabuoi e Tiepolo.

Uscendo dal Museo Diocesiano, si può proseguire verso il Prato della Valle, la piazza più grande della città. Sfruttate il percorso per godere dell’atmosfera tipica padovana, città giovane e vivace. Questa bellissima piazza ha al centro un “isolotto” interamente circondato da un canale. Lungo le due sponde del canale sono collocate ben 87 statue, che rendono questo luogo estremamente suggestivo e caratteristico. Anche se l’attenzione è maggiormente rivolta verso la piazza, non dimenticatevi di ammirare alcuni pregevoli edifici, come ad esempio la Basilica di Santa Giustina e la Loggia Amulea.

Dal Prato della Valle, la strada che porta all’ultima attrazione della giornata, la Basilica di Sant’Antonio, è abbastanza breve. Questo luogo dal forte richiamo spirituale, pur non essendo una delle mete più appariscenti della città, merita assolutamente una visita per la sua solennità e per le emozioni che richiama nei fedeli. All’interno della Basilica si può seguire un percorso indicato, che porta il pellegrino a rendere omaggio alla tomba del Santo, ad ammirare un’ampia collezione di reliquie e infine a visitare i due chiostri

Le mete del primo giorno di tour a Padova sono concluse. Approfittate della restante parte del pomeriggio per passeggiare lungo i portici del centro e per godere dell’atmosfera della città.
Giorno 2
Il secondo giorno a Padova non può che cominciare con Palazzo Bo, sede dell’Università di Padova, l’ottavo ateneo in attività più antico al mondo.
Per visitare il Palazzo Bo bisogna prendere parte ad una visita guidata. Nel corso della giornata, ne vengono svolte 4 in lingua italiana e 4 in lingua inglese. Così come per la Cappella degli Scrovegni, è opportuno prenotare la visita in anticipo mandando una mail all’indirizzo prenotazioni.bo@unipd.it.
Prenotando la prima visita disponibile (normalmente 9:30), avrete la possibilità di proseguire il vostro tour di giornata senza l’assillo di controllare sempre l’orologio per recarvi al Palazzo all’ora prevista. Purtroppo, non sempre il Palazzo è interamente visitabile, la disponibilità dipende dall’eventuale svolgimento delle attività didattiche. In ogni caso, sono due le tappe imperdibili che si possono sempre visitare. La prima è il Cortile Antico, con la sua collezione di oltre tre mila stemmi dei rettori e consiglieri che hanno lavorato presso l’Ateneo. La seconda è il Teatro Anatomico, la più antica struttura dedicata allo studio dell’anatomia.

Se sarete fortunati, potrete visitare anche la Sala dei Quaranta, dove, nonostante i segni del tempo, è possibile ammirare la cattedra di Galileo Galilei. Un altro luogo non sempre visitabile è l’Aula Magna che, ricca di stemmi e con il soffitto interamente affrescato, richiama alla solennità della cerimonia di laurea.
Terminata la visita al Palazzo Bo, rimane ancora un luogo da visitare a Padova, l’Orto Botanico. Fondato nel XVI secolo, con oltre 4000 specie vegetali, questo luogo fa parte e rappresenta una delle eccellenze dell’Università di Padova. Qui vengono studiati i sistemi di lotta biologica. Viene cioè studiato come proteggere le piante dall’attacco di parassiti e insetti nocivi con altri non pericolosi. L’Orto Botanico è diviso in due parti. All’esterno si può ammirare l’Orto Antico con piante provenienti prevalentemente dell’area mediterranea. All’interno delle serre invece, è possibile scoprire i differenti tipi di vegetazione proveniente da ogni parte del mondo, divisi a seconda della zona climatica.

Terminata la visita all’Orto Botanico è giunto il momento di recarsi fuori città, per partire alla scoperta di almeno uno dei tanti luoghi di interesse nelle vicinanze di Padova.
Io vi consiglio, di recarvi a Stra, comune collocato lungo la Riviera del Brenta che, pur facendo parte della provincia di Venezia, è a soli 10 Km da Padova. In questo paese si trovano due tra le più importanti ville venete.

La prima è Villa Pisani, un’imponente ed elegante struttura che dispone di oltre 150 stanze, fortemente voluta dall’omonima famiglia nobile veneziana. Anche se l’edificio non è interamente visitabile, le stanze più importanti sono tutte accessibili al pubblico. Quindi potrete ammirare la Sala di Napoleone e quella dei Savoia, chiamate così in onore dei celebri ospiti che anno soggiornato in queste stanze. Imperdibili sono anche il Salone delle Feste, caratterizzato dall’imponente affresco di Giambattista Tiepolo. Sarebbe però riduttivo limitare la descrizione solo a questo. La villa è di fatto un museo che conserva arredi e opere d’arte del XVIII e XIX secolo. Anche l’esterno della villa ha il suo fascino. Qui, oltre al maestoso parco, è presente un suggestivo labirinto di siepi.
Sempre a Stra troviamo l’ultima attrazione del nostro tour Padovano, Villa Foscarini Rossi. Questa villa nobiliare del 1600, prende il nome dalle due figure di spicco che hanno abitato presso la struttura: Marco Foscarini, Doge di Venezia, e Luigino Rossi, che ha fondato il Museo delle Calzature all’interno della villa stessa. Oltre alla villa e ai suoi pregevoli affreschi avrete così un secondo motivo per una visita. Il Museo delle Calzature ospita infatti una collezione di oltre 1500 scarpe.

Mi raccomando, prima di partire per la visita delle ville, consultate i siti internet delle strutture o provate a telefonare per verificare che siano effettivamente aperte e che non vi siano eventi privati in programma.
Non mi resta che concludere questo post, lungo ma spero interessante.
Vi aspetto ancora numerosi per il prossimo post, dove partiremo alla scoperta di Bassano del Grappa e dei suoi dintorni.
Non mancate!