Cari amici viaggiatori,
oggi vi parlo di una località che spesso ed erroneamente viene snobbata dai grandi circuiti turistici, Trieste.
Il Capoluogo del Friuli Venezia Giulia, pur non avendo lo stesso fascino di altre località del nord-est, è una città che ha tanto da offrire e merita di essere scoperta.
Purtroppo, la sua posizione decentrata e la scarsa rete di collegamenti disponibili, non contribuiscono a rendere questa visita una delle più facili da raggiungere.
Diventa quindi difficile pensare di partire appositamente per visitare Trieste. Discorso completamente diverso è per chi volesse unire la visita della città ad un tour in auto nel Friuli Venezia Giulia oppure a un viaggio in Slovenia e Croazia. In questo caso infatti, investire due giorni per visitare il Capoluogo friulano diventa obbligatorio.
Per chi non fosse un’amante dell’auto, la soluzione migliore è unire la visita di Trieste a quella di Venezia. Le due città sono collegate ogni giorno da una ventina di treni. La durata del viaggio varia dalle 2 alle 3 ore.
Quando andare
Come accade per buona parte dell’Italia, i momenti migliori per visitare la città sono la primavera e l’autunno. L’unico momento sconsigliabile è l’inverno, quando la Bora, il vento gelido tipico del Golfo di Trieste, soffia a raffiche che possono tranquillamente superare i 100 Km/h.
Dove dormire
Trovare un albergo dove pernottare a Trieste è assai facile. L’impresa più complessa è trovare un posto dove parcheggiare la macchina. Se non trovate un hotel con parcheggio, vi conviene prenotare una struttura nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria, dove non avrete difficoltà a trovare un posto, seppur a pagamento.
Giorno 1
Dal momento che, come ho già detto, Trieste è in una posizione abbastanza decentrata, ho messo in conto di spendere almeno una buona parte della mattina per arrivare in città. Se avete deciso di anticipare i tempi arrivando nella serata precedente, potrete comunque seguire lo stesso tour prendendovela però con più calma.
La prima tappa da visitare è il Castello di Miramare, collocato poco fuori la città. Se arrivate in auto può essere una buona soluzione andarlo a visitare prima di arrivare in centro. Se invece avete optato per il treno, allora dovete prendere il bus n°6 dalla stazione ferroviaria e, una volta scesi, percorrere un tratto di strada a piedi.

Questo splendido castello affacciato sul mare fu costruito nella metà del 1800 per essere una delle sedi della corte Asburgica. Uno degli aspetti più interessanti è lo stile in cui il castello è stato realizzato, molto lontano da quello che siamo abituati a vedere in Italia. Si può notare infatti l’influenza dei progettisti dell’Impero Austroungarico, che dominò la città fino alla Prima Guerra Mondiale, i quali utilizzarono la pietra bianca dell’Istria e si ispirarono al disegno del Palacio da Pena di Sintra, allora di proprietà del Principe Ferdinando di Sassonia.
Non è però solo l’esterno del castello che deve attirare la vostra attenzione. L’interno infatti, conserva le stanze arredate che vennero utilizzate dall’Imperatore Massimiliano I, da sua moglie Carlotta e dalla loro corte.
Ultima tappa imperdibile del Castello di Miramare è l’ampio parco. Voluto fortemente dall’Imperatore Massimiliano I, amante della botanica, questo parco è stato realizzato oltre 100 anni fa in un terreno dove non cresceva nulla. Il risultato è eccezionale, in quanto la vegetazione e i numerosi decori, come ad esempio statue e fontane, lo rendono uno dei dieci parchi più belli d’Italia.

Se siete arrivati in macchina, prima di raggiungere in centro, non dimenticate di fare una breve deviazione in Strada del Friuli, per ammirare il Faro della Vittoria. Questo faro è il più potente di tutto il Mar Adriatico e venne realizzato per commemorare i Caduti nel corso della Prima Guerra Mondiale. Se non avete l’auto, potete riprendere il bus n°6 dal Castello di Miramare, scendere alla fermata del Circolo Canottieri Saturnia e fare circa 700 metri a piedi. Per tornare in centro, potete prendere uno dei bus che passano proprio sotto al Faro.
Una volta arrivati in centro e parcheggiata l’auto, potrete finalmente godere della calma e dell’eleganza di questa bellissima città, caratterizzata da un’ampia area pedonale.
Se avrete deciso di pernottare nei pressi della stazione, vi basterà procede per via Trento fino ad arrivare al Canal Grande. Particolarmente suggestiva è la passeggiata che costeggia il canale, dove sono ormeggiate numerose barche. Prima di procedere, non dimenticatevi di fare una foto con la statua di James Joyce e di ammirare la Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo riflessa sull’acqua del canale.

Dopo aver attraversato il Canal Grande sarete finalmente giunti in Piazza della Borsa, dove spicca il bellissimo palazzo sede della Camera di Commercio.
Da Piazza della Borsa si arriva subito in Piazza Unità d’Italia, la piazza affacciata sul mare più grande d’Europa. Limitare però la piazza solo a questo record sarebbe riduttivo. Lungo il perimetro sorgono infatti numerosi e bellissimi edifici che conferiscono alla piazza un aspetto lussureggiante. Nella vastità della piazza non bisogna dimenticare la Fontana dei Quattro Continenti, dove sono raffigurate le allegorie dei quatto continenti allora (1750) conosciuti.

Se volete fare una sosta per ricaricare le batterie, potete approfittare di uno dei più importanti caffè della città, il Caffè degli Specchi. I caffè di Trieste erano dei veri e propri centri di incontro dei principali scrittori che soggiornavano in città, come ad esempio Joyce, Svevo, Stendhal e Saba. Oltre al Caffè degli Specchi, gli altri due più importanti della città sono il Caffè Tommaseo (Piazza Tommaseo) e il Caffè San Marco (via Cesare Battisti).

Trieste è una città caratterizzata da molti musei, uno dei più interessanti è il Museo Revoltella. Lo troverete in via Armando Diaz 27. Questo museo ospita una vasta collezione di opere d’arte, sia sculture che dipindi, realizzate principalmente nel 1800. A mio giudizio, le grandi attrazioni del museo sono le numerose stanze perfettamente arredate secondo lo stile nobiliare del 1800.
Uscendo dal museo potete costeggiare il mare fino a tornare in Piazza Unità d’Italia, dove troverete il Molo Audace, chiamato così in onore della prima nave che, terminata la Prima Guerra Mondiale, raggiunse il porto della città. Qui potrete godervi una bellissima passeggiata circondati dal mare.
A questo punto è probabile che il tempo a disposizione sia terminato. Non vi resta che cercare un locale dove cenare. La zona migliore per trovare un ristorante è nelle vie tra piazza Unità d’Italia e il Museo Revoltella. Visto che passerete da queste parti già nel pomeriggio, potrete approfittarne per cercarlo anticipatamente e magari prenotare.
Lungo la strada per tornare in albergo è d’obbligo fare un altro passaggio in Piazza Unità d’Italia. Questo splendido luogo non finisce mai di sorprendere. Se sarete rimasti estasiati di giorno, aspettatevi di rivivere le stesse sensazioni anche di notte, quando le luci regalano uno scenario mevaviglioso.
Giorno 2
Il secondo giorno potete recarvi subito in una delle zone più interessanti della città, il colle di San Giusto. Se volete evitare la lunga salita a piedi, potete utilizzare l’autobus. Il n°24 è comodissimo e vi lascerà a due passi dalle principali attrazioni. Unica nota negativa è la frequenza, una corsa ogni 40 minuti. In alternativa potete prendere il bus n°1, molto più frequente, che vi lascerà in piazza del Sansovino a circa 500 metri dalla vostra destinazione.

Una volta arrivati, il primo luogo da visitare è la Cattedrale di San Giusto Martire, realizzata nel 1300 dall’unione di due chiese. All’interno di questa Cattedrale a cinque navate, troverete alcuni preziosi mosaici opera dei maestri veneziani, atti ad abbellire le absidi laterali e la navata centrale.
A due passi dalla Cattedrale sorge il Castello di San Giusto. Costruito nel 1470 per volere di Federico III d’Asburgo, era un formidabile baluardo difensivo utilizzato per avvistare l’arrivo dei nemici via mare. Ora è invece uno dei punti panoramici migliori della città. L’interno del castello ospita due musei. Il Museo Civico è il primo e prevede la visita di numerose stanze dell’edificio, dove sono conservate armi e armature. Il secondo museo, denomiato Lapidario Tergestino, custodisce 130 reperti lapidei di origine Romana.
Per raggiungere la prossima destinazione, la Risiera di San Sabba, bisogna prendere un altro bus, il n°10, che passa da piazza del Sansovino e arriva a pochi metri dalla meta.
La Risiera di San Sabba è un luogo toccante e commovente. Ex-lager nazista, fu luogo di schiavitù per numerosi partigiani, ebrei e slavi, che venivano costretti a dedicarsi alla pilatura del riso prima di essere deportati nei campi di sterminio in Polonia o uccisi direttamente nella Risiera. I nazisti cercarono di distruggere la Risiera per coprire la gravità dei loro crimini. Tuttavia riuscirono solo parzialmente nel loro intento e oggi la Risiera è diventata un luogo fondamentale per non dimenticare.

A questo punto, potete concludere il giro in autobus e tornare in stazione a recuperare la macchina; a questo scopo dovrete attraversare lo Stadio e il Palazzetto dello Sport fino ad arrivare in via Flavia, dove passano i bus n°20 e 21.
Purtroppo è arrivato il momento di lasciare il centro della città, ma non abbiate paura, Trieste ha ancora un’attrazione da offrire, la Grotta Gigante.
Per raggiungere la Grotta, dovrete prendere la macchina, oppure potete salire sul bus n°42 e recarvi in località Borgo Grotta Gigante.

Per visitare la Grotta dovrete prendere parte ad una delle visite guidate, con cui le esperte guide vi aiuteranno a comprendere le caratteristiche di questo affascinante mondo sotterraneo, svelando i segreti della formazione delle cavità carsiche e della loro evoluzione.
Mi raccomando, dati i numerosi scalini da dover scendere (e poi risalire) e la temperatura interna di circa 11°C, è fondamentale avere calzature e abbigliamento adeguati.
Oltre all’esplorazione della grotta avrete anche la possibilità di visitare il Museo Scientifico Speleologico con un’esposizione dedicata a temi scientifici quali geologia, paleontologia, archeologia e biologia delle grotte del territorio.
Con la visita alla Grotta Gigante il nostro tour di Trieste può dirsi concluso. Non rimane che prendere l’auto e raggiungere il vicino casello autostradale di Prosecco per raggiungere un’altra destinazione.
Extra
Un’attrazione attualmente non usufruibile è il percorso in tram che parte dalla stazione di Campo Marzio e arriva ad Opicina, quartiere collocato sulle alture sopra la città. Purtroppo, a seguito di un incidente, il servizio è stato sospeso in attesa dei lavori di riammodernamento della linea. Si spera che la tratta possa riaprire a breve (entro il 2019). Arrivando in città provate a chiedere dell’eventuale riapertura, in modo da non perdere uno dei tragitti panoramici su rotaia tra i più belli di tutta Italia.

Con l’augurio che questo meraviglioso tratto ferrotramviario venga presto riaperto, vi ringrazio per avermi seguito e vi do appuntamento al prosimo post.
Non mancate!