Cari amici viaggiatori,

oggi parliamo di una zona del piemonte dal grande fascino, caratterizzata da magnifici paesaggi, imponenti castelli e antichi borghi: il Roero. L’importanza e il fascino di questi territori hanno permesso al Roero di entrare a far parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

Questa zona si trova nella parte nord-est della provincia di Cuneo, a meno di 50 Km da Torino.

Qunado e come andare

I periodi migliori per visitare questa zona sono due, aprile e settembre/ottobre.

Paesaggio tra Montà e Cisterna d’Asti – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Ognuno di questi due periodi ha i suoi pro e contro. Durante il mese di aprile vedrete il paesaggio delle vigne abbastanza spoglio, in compenso potrete visitare il meraviglioso Parco di Pralormo, caratterizzato dalla splendida e vasta coltura di tulipani. Invece nel periodo di setembre/ottobre vi perderete la fioritura del Parco di Pralormo, ma in compenso potrete gustarvi gli spettacolari panorami delle colline con le vigne ricche di uva o che presentano le mille sfumature di colore tipiche della stagione autunnale.

Il giorno migliore per fare questo tour è la domenica. La maggior parte dei castelli sono di proprietà privata, quindi generalmente non visitabili. I pochi aperti al pubblico, seppur privati, sono visitabili solo la domenica.

Per intraprendere questo tour potrete utilizzare un solo mezzo, l’auto. I treni non toccano queste terre e con gli autobus compiere questo tour richiederebbe almeno il triplo del tempo.

Il percorso

Nel tour di oggi partiremo da Pralormo, lacalità a pochi Km di distanza dal Roero fino ad arrivare a Govone. Lungo il percorso ci fermeremo a Cisterna d’Asti, Monteu Roero, Montaldo Roero, Sommariva Perno, Guarene e Magliano Alfieri.

Tour del Roero

Pralormo

La prima località da visitare è Pralormo, un piccolo comune famoso in tutto il Piemonte per il suggestivo Castello e per la manifestazione Messer Tulipano, che si tiene nel mese di aprile. Normalmente la strutura apre alle ore 10:00. Dato il programma piuttosto fitto e il gran numero di visitatori è di fondamentale importanza arrivare per l’orario di apertura. Una volta arrivati, resistete alla tentazione di visitare subito il parco e prenotatevi subito per la prima visita disponibile del castello. Le visite sono obbligatoriamente guidate, durano circa 45 minuti e sono a numero limitato. Andare per primi vuol dire risparmiare del tempo che si rivelerà prezioso nel prosieguo della giornata.

La costruzione del Castello di Pralormo risale al Medioevo. Nel corso dei secoli però, questo edificio ha subito numerose modifiche. Da stuttura a scopi meramente difensivi è stato infatti trasformato in una importante residenza nobiliare. Il Conte Carlo Beraudo, proprietario del castello in epoca Sabauda, era un importantissimo diplomatico del Regno dei Savoia e questo edificio trasmette pienamente l’importanza di questa figura.

Castello di Pralormo – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Nella prima parte della visita, che si svolge nell’interrato del castello, vengono scoperti i locali, quali cucina e office, dove lavorava il personale di servizio del castello. Molto interessante è scoprire i primi esemplari, vecchi di cent’anni, di oggetti diventati di uso comune ai giorni nostri, come ad esempio la pentola a pressione, la doccia, il miscelatore per ottenere l’acqua frizzante e molti altri.

Nella seconda parte della visita, sarete accompagnati al piano nobile, dove il Conte organizzava raffinati ricevimenti per le più importanti e influenti figure politiche dell’epoca. Anche in questo caso non mancano i riferimenti storici e alcuni dettagli che permettono di comprendere l’origine delle attuali usanze in fatto di ospitlità.

Messer Tulipano al Castello di Pralormo – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Se avete scelto di visitare il Castello di Pralormo nel mese di aprile, uscendo dall’edificio potrete godervi lo spettacolo dei tulipani. La manifestazione Messer Tulipano è arrivata ormai alla sua ventesima edizione ed è una tappa obbligatoria per tutti coloro che si trovano a passare nella zona in questo periodo dell’anno.

Messer Tulipano al Castello di Pralormo – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Cisterna d’Asti

La seconda tappa del nostro tour è Cisterna d’Asti, l’unico paese del Roero che fa parte della provincia di Asti.

La grande attrazione di questo paese è il maestoso castello. Costruito tra il 1200 e il 1300, questa struttura è caratterizzata da un’imponente cinta muraria estremamente rara in questa zona del Piemonte. Il castello ospita il Museo Arti e Mestieri di un Tempo, un interessante museo che, come dice il nome, ripercorre secoli di storia andando a riscoprire gli antichi mestieri e i mezzi con i quali le persone dovevano lavorare. Sfortunatamente il Museo è aperto solo poche ore al pomeriggio, riuscire quindi a incastrare la sua visita in un tour non è facile.

Castello di Cisterna d’Asti – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Monteu Roero

Così come molti paesi della zona, anche Monteu Roero può vantare la presenza di un imponente castello. Realizzato sulla sommità della collina, questo edificio aveva una grande importanza strategica. Dalla sua posizione si poteva facilmente osservare tutta la vallatta, fornendo quindi protezione al piccolo paese sottostante.

Castello di Monteu Roero – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Questo castello, costruito attorno all’anno 1000, è abbastanza difficile da visitare. La struttura è infatti una proprietà privata e viene aperta al pubblico solo 4-5 domeniche ogni anno grazie all’evento Castelli Aperti. Se vi dovesse capitare il colpo di fortuna di riuscire a far coincidere il tour con il giorno di apertura, non perdetevelo. Anche se i lavori di ristruturazione hanno cambiato di fatto il volto del castello, potrete comunque ammirare gli splendidi affreschi del 1500 e ritornare indietro nel tempo fino al Medioevo.

Montaldo Roero

A differenza degli altri paesi della zona, Montaldo Roero non ha un castello da esibire. Ma non vi preoccupate, anche questo paesino ha qualcosa da offrire. Si tratta infatti di una alta torre di avvistamento a forma cilindrica che domina la collina, la cui costruzione risale a prima del XIII secolo.

Torre di Montaldo Roero – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Visto che in questa giornata non abbiamo ancora visto Chiese (strano ma vero) a Montaldo Roero possiamo visitare la prima e unica della giornata. Si tratta della parrocchiale della Santissima Annunziata, Chiesa tardo-romanica riportata agli antichi splendori grazie ai lavori di restauro del 1920.

Uscendo dal paese in direzione Sommariva Perno non dimenticate di fare una sosta sul piccolo ponte, che permette di ammirare un panorama decisamente diverso da quello viti-vinicolo. Qui si possono infatti ammirare le Rocche, delle formazioni rocciose che caratterizzano il paesaggio di questa parte del Roero.

Nel caso in cui decideste di prolungare il vostro soggiorno nel Roero per un giorno in più, vi consiglio vivamente di prendere parte ad una escursione a piedi o in mountain bike lungo i Sentieri delle Rocche. Potete trovare i sentieri consigliati o escursioni guidate cliccando qui.

Sommariva Perno

L’ultimo paese lungo le Rocche del Roero che fa parte del tour è Sommariva Perno. La maggiore attrazione di questo paesino è il Castello di Mirafiori, così nominato in onore della contessa di Mirafiori Bela Rossin, moglie di Re Vittorio Emanuele II di Savoia.

Castello di Sommariva Perno – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Anche se il castello può vantare una storia di quasi un millennio, a seguito degli ampi lavori di ristrutturazione compiuti dai Savoia, presenta elementi tipici dell”800.

Dal momento che si tratta di una residenza privata l’ingresso al pubblico non è consentito. Fortunatamente però, a differenza di altri castelli, come ad esempio quelli di Montà o Baldissero d’Alba, è ampiamente visibile dall’esterno.

Guarene

Dopo aver lasciato il sentiero delle Rocche, si può procedere verso le colline che sovrastano il fiume Tanaro, caratterizzate sempre dalla presenza di sontuosi castelli.

Il primo dei tre castelli che si trova lungo il percorso è il Castello di Guarene. Questa importante struttura ha subito un notevole mutamento nel corso dei secoli. Dalla funzione prettamente difensiva nel medioevo, è stato trasformato nel XVIII secolo in una sontuosa residenza dal conte Carlo Giacinto di Guarene. Dopo essere stato per anni dimora di alcune delle più importanti famiglie nobili piemontesi, ora è diventato un albergo di lusso, per la precisione cinque stelle lusso!

Castello di Guarene – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Chi è disposto a spendere circa 500€ a notte per una doppia, potrà certo dire di aver passato una notte da re.

Magliano Alfieri

Dopo aver visto numerosi castelli solo dall’esterno, è finalmente possibile visitarne uno dall’interno, si tratta del Castello di Magliano Alfieri.

Questo castello, costruito nel 1650 sopra la fortezza medievale che dominava la collina, ha perso la gran parte del suo passato fascino. A parte alcuni dettagli, come ad esempio la scalinata d’onore o il portone d’ingresso in noce intagliato, il castello non offre alcun ambiente arredato o decori di particolare interesse.

Castello di Magliano Alfieri – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Ciò che rende interessante la visita al castello sono i due musei che esso ospita. Il primo è il Museo dei soffitti in gesso. In questo museo viene offerta una visione a 360° di questo importante materiale, dalla sua lavorazione fino all’utilizzo per decorare i soffitti delle abitazioni.

Nel Museo del paesaggio viene ripercorsa in modo interattivo l’evoluzione del paesaggio del Roero, partendo dalle fattorie contadine dei secoli scorsi fino allo sviluppo della coltura vinicola attuale.

Prima di lasciare il paese non dimenticatevi di fare un rapido salto al Belvedere. Da questo fantastico punto panoramico potrete gustarvi una fantastica vista a 360° sul Roero e sulle Langhe.

Panorama dal Belvedere di Magliano Alfieri – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Govone

L’ultimo castello del tour nel Roero che andiamo a visitare è il Castello Reale di Govone, collocato sulla sommità dell’omonimo paese. Questo edificio, facendo parte delle residenze sabaude, rientra nell’elenco dei beni sotto la tutela dell’UNESCO.

Castello di Govone – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Questo castello, per circa un secolo importante residenza estiva della famiglia Savoia, si è trovato nel corso degli ultimi 100 anni ad attraversare un percorso di declino. Attualmente si presenta spoglio di mobili, in larga parte venduti, e mostra i segni del passaggio del tempo. Fortunatamente però, mantiene ancora vive alcune importanti caratteristiche, che lo rendono una meta da non perdere. Dall’imponente scalinata a due rampe si accede subito al maestoso salone d’onore affrescato in stile trompe-l’oeil con scene tratte dalla mitologia greca. Un altro importante dettaglio da non perdere è l’ala cinese del castello, una rarità, dal momento che normalmente allo stile cinese veniva adibita solo una stanza.

Salone d’onore del Castello di Govone – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Con la visita al Castello di Govone il nostro tour del Roero può dirsi concluso.

Non mi rimane che darvi appuntamento per un’altra fantastica meta.

A presto!