Cari amici viaggiatori,

oggi partiamo alla scoperta di una delle mete più famose d’Italia, conosciuta in tutto il mondo per la sua Torre Pendente e in Toscana seconda per popolarità solo alla meravigliosa Firenze.

Ovviamente sto parlando di Pisa, una delle quattro Repubbliche Marinare che per ben tre secoli (dal XI al XIV) ha dominato il Mar Mediterraneo occidentale.

Grazie alle ricchezze derivate dal commercio e dai bottini di guerra garantiti dalla sua supremazia marittima, questa città ha potuto realizzare numerose opere che ancora oggi possiamo ammirare.

Sfortunatamente molti tour organizzati, dati i programmi di viaggio particolarmente fitti, limitano la visita della città alla sola Torre e a un rapido giro attorno alla celebre piazza dei Miracoli.

Pisa però non è soltanto questo. Questa città ha infatti altre interessanti attrazioni che meritano di essere visitate.

Per questo motivo vi propongo un rapido tour di circa 3-4 ore per poter conoscere meglio questa città dalla grande importanza storica.

Percorso turistico

Il tour parte dalla stazione ferroviaria di Pisa Centrale per giungere a piedi fino a Campo dei Miracoli. Per ritornare alla stazione vi basterà prendere la linea LAM rossa del bus.

Percorso turistico di Pisa

La prima tappa si trova vicino a piazza Vittorio Emanuele II, una grande piazza che si vede uscendo dalla stazione. A differenza del solito, l’attrazione da non perdere non è né la piazza né la statua dedicata a Vittorio Emanuele II al centro di essa. Sto infatti parlando del murales Tuttomondo, una delle ultime e più famose opere realizzate da Keith Haring.

Tuttomondo di Keith Haring – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Dopo aver ammirato il murales potete proseguire per corso Italia, una delle vie commerciali più vive e importanti della città, fino ad arrivare sul ponte di Mezzo. Da lì potrete godere di una bella vista sul Lungarno, caratterizzato da alcuni interessanti edifici rinascimentali.

Arrivando dall’altra parte dell’Arno si può entrare in Borgo Stretto, la via più importante della città. Questa zona, negli anni 1000, era una delle più gettonate da parte dei ricchi pisani. Qui edificarono importanti e sfarzose residenze per dar lustro ai propri nomi.

Verso la fine di Borgo Stretto, si può svoltare a sinistra in via Ulisse Dini fino ad arrivare in piazza dei Cavalieri. Degli interessanti edifici che circondano la piazza ce n’è uno che spicca sopra tutti gli altri, il Palazzo della Carovana, sede di una delle più importanti Università d’Italia, la Normale di Pisa.

Palazzo della Carovana – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Osservando questo palazzo progettato dal Vasari, rimarrete sicuramente colpiti dalle sculture di stemmi e busti e dai bellissimi decori con figure allegoriche e segni zodiacali che ornano la facciata.

A breve distanza da piazza dei Cavalieri si trova la Chiesa di Santa Caterina. Questa Chiesa, anche se non è la più importante della città, può vantare la presenza di alcune belle vetrate che raffigurano Santi.

Terminata la rapida visita alla Chiesa di Santa Caterina è finalmente giunto il momento di arrivare a piazza dei Miracoli, patrimonio UNESCO.

Le attrazioni visitabili nella piazza sono ben 6:

  • La Torre Pendente
  • Il Duomo
  • Il Battistero
  • Il Camposanto
  • Il Museo dell’Opera del Duomo
  • Il Museo delle Sinopie

Per visitare questi luoghi dovrete munirvi di biglietto. Nella biglietteria potrete decidere di fare un biglietto con una o più attrazioni. Maggiore sarà il numero di attrazioni visitate e maggiore sarà il risparmio. L’ingresso al Duomo è gratuito, ma dovrete acquistare il biglietto per almeno un altro ingresso. Discorso a parte merita la visita alla Torre Pendente. Il numero di persone che possono salire sulla Torre è molto limitato. Per essere sicuri di poter salire sulla Torre dovrete acquistare anticipatamente il biglietto (massimo 1 mese prima) indicando l’orario, cosa purtroppo non semplice da stabilire a priori. Qui il link al sito ufficiale per poter acquistare i biglietti.

Dopo i dovuti consigli su come organizzare la visita a piazza del Campo, possiamo finalmente vedere le singole attrazioni.

Sebbene l’area fosse già un insediamento in epoca etrusca, la piazza come la conosciamo ora è frutto delle immense ricchezze ottenute dalla città a partire dagli anni 1000, cioè da quando Pisa divenne una delle quattro Repubbliche Marinare.

Nonostante quello che si potrebbe pensare, gli edifici della piazza non vennero costruiti contemporaneamente. Ci vollero infatti quasi tre secoli per portare a termine la realizzazione dell’intero complesso.

Piazza del Campo – Photo Credit: Andrea Gigliotti
Mosaico dell’abside – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Il primo edificio a essere realizzato fu il Duomo. L’esterno realizzato con marmi di varie tonalità rappresenta il più importante esempio di stile Romanico pisano. L’interno invece, ha uno stile decisamente differente. Impossibile non riconoscere le numerose decorazioni bizantine, il cui culmine è il mosaico color oro raffigurante Cristo, la Madonna e San Giovanni. Sono però molti altri i dettagli da non perdere, come ad esempio la cupola a forma ellittica interamente affrescata, il pulpito, i pavimenti e il luminosissimo soffitto a cassettoni.

Battistero – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Circa un secolo dopo l’inizio dei lavori sul Duomo, venne avviata la costruzione del Battistero, il più grande d’Italia. La sua realizzazione durò per oltre tre secoli, il che comportò numerose modifiche rispetto al progetto originale. La parte che venne maggiormente rivoluzionata fu la cupola, inizialmente aperta sulla sommità e poi completamente chiusa. Anche se, a causa della scarsità di risorse economiche, il suo interno non venne affrescato, il Battistero presenta alcuni dettagli interessanti e numerosi riferimenti simbolici. Non dimenticate di notare il pavimento in leggera pendenza!

Pochi anni dopo l’inizio della costruzione del Batistero, si cominciò a lavorare alla realizzazione del Campanile del Duomo, meglio noto come Torre Pendente. L’aspetto che rende unica questa Torre è il suo spostamento di 4° rispetto all’asse verticale. Il motivo è da ricercarsi nel sottosuolo, composto prevalentemente da argilla che non permise un perfetto ancoraggio del Campanile. Ora, grazie a un decennio di lavori di consolidamento, la Torre è stata ancorata al terreno, evitando quindi un crollo che, con il tempo, sarebbe stato inevitabile.

Torre Pendente – Photo Credit: Andrea Gigliotti

L’ultimo edificio ad essere costruito fu il Camposanto. Non lasciatevi ingannare dall’aspetto esteriore, decisamente il meno interessante delle altre costruzioni già citate. L’interno infatti, racchiude delle vere e proprie opere d’arte. Oltre alcune importanti tombe monumentali, gli elementi che colpiscono maggiormente sono dei maestosi affreschi raffiguranti scene tratte delle Sacre Scritture. Le opere, date anche le imponenti dimensioni, sono molto complesse. Di fondamentale importanza è leggere i pannelli esplicativi, in modo da riuscire a cogliere i numerosi dettagli che altrimenti passerebbero inosservati. Sfortunatamente, solo alcuni affreschi sono arrivati ai giorni nostri perchè una buona parte delle opere venne distrutta a seguito di bombardamenti durante la II Guerra Mondiale.

Affresco del Camposanto – Photo Credit: Andrea Gigliotti

Nel Museo delle Sinopie vengono custoditi i disegni preparatori che vennero utilizzati per la realizzazione degli affreschi veri e propri.

Il tour della piazza e della città termina con il Museo dell’Opera del Duomo. Questo edificio custodisce opere di arte sacra, dipinti e parti dell’intero complesso, che sono state portate in questo luogo per favorirne una migliore conservzione.

La nostra breve ma intensissima visita di Pisa può dirsi conclusa.

Vi do appuntamento alla prossima destinazione.

Non mancate!