Cari amici viaggiatori,
dopo aver esplorato il Chianti, partiamo alla scoperta di un’altra zona meravigliosa della Toscana, la Val d’Orcia.
Questa zona deve la sua meritata fama agli spendidi paesaggi, alle caratteristiche cittadine e ai rinomatissimi vini. Non è un caso che la Val d’Orcia sia stata inserita tra i beni dell’umanità sotto tutela dell’UNESCO. Non deve quindi stupire il fatto che spesso alla Toscana vengano associate immagini provenienti proprio dalla Val d’Orcia.

Introduzione
Visitare la Val d’Orcia in un giorno è impossibile. Al percorso di 200 Km, tutti rigorosamente caratterizzati da sali-scendi e curve, bisogna infatti aggiungere tante ore necessarie par visitare i numerosi paesi che caratterizzano queste terre.
Per questo motivo, vi propongo un tour di due giorni. Se potete, vi consiglio di prevedere una notte aggiuntiva. In questo modo, potrete decicare alla visita della Val d’Orcia due giorni e mezzo.
Il tour di due giorni della Val d’Orcia che ho realizzato prevede di partire da Monteriggioni per arrivare a Montepulciano il primo giorno e di ritornare indietro fino a Siena nel secondo.

Lungo il percorso partiremo alla scoperta delle seguenti località:
Giorno 1
- Buonconvento
- Montalcino
- Castelnuovo dell’Abate (Abbazia di Sant’Antimo)
- Castiglione d’Orcia
- Bagno Vignoni
- Montepulciano
Giorno 2
- Monticchiello
- Pienza
- Cappella Madonna di Vitaleta
- San Quirico d’Orcia
Giorno 1
Come già detto, il programma del primo giorno prevede di partire da Monteriggioni, la tappa finale del tour nel Chianti, fino ad arrivare a Montepulciano, la località più lontana rispetto alla nostra destinazione finale, Siena.
Buonconvento

La prima tappa di giornata è Buonconvento, piccola località che dista 45 Km da Monteriggioni e che fa parte del territorio delle Crete senesi, la porta d’ingresso alla Val d’Orcia.
Buonconvento è un piccolo borgo medievale completamente in pianura, interamente circondato dalle mura costruite nel 1300. Visitare questo piccolo borgo sarà estremamente rapido, massimo 20-30 minuti, oltre che piacevole e rilassante.
Montalcino
Qualche chilometro dopo aver lasciato Buonconvento comincia la salita che porta a Montalcino, una delle località più importanti di tutta la Val d’Orcia. Il motivo è da ricercarsi prevalentemente nella produzione del famoso vino, il Brunello di Montalcino, conosciuto in tutto il mondo, che qui viene venduto praticamente ad ogni angolo.
Montalcino ha origini molto antiche, si pensa che i primi insediamenti risalgano al periodo etrusco. Lo sviluppo del centro abitato però, si ebbe solo nel medioevo, grazie in particolare alla posizione lungo la via Francigena e alla produzione di cuoio. Montalcino è stata infatti per secoli un centro di grande eccellenza nella produzione di questo materiale. Per questo motivo, la produzione del vino ha sempre avuto un’importanza secondaria fino al 1950, quando alcuni produttori locali videro le potenzialità di queste terre e diedero, di fatto, vita al Brunello di Montalcino.
Visitare Montalcino non è semplice. A causa delle molte vie ripide può essere un’impresa complicata per le persone con difficoltà motorie. Il centro, caratterizzato da viuzze strette e affollate è ovviamente off-limits per le auto. Il posto migliore per lasciare la macchina è il piccolo parcheggio vicino alla Fortezza, oppure nelle vicinanze del tornante da cui si ha accesso a via Soccorso Saloni.

L’edificio più imponente del paese è la Fortezza, che da oltre sei secoli domina tutta la vallatta circostante. All’interno delle mura non vi è nulla di particolarmente interessante. Il discorso è diverso se invece si vuole salire in cima alle mura per ammirare il panorama sulla città e sulla valle.
Durante il giro per il centro, non dimenticatevi di passare per Piazza del Popolo, il centro di Montalcino. In questa piazza infatti, sorge l’edificio più importante del paese, il Palazzo dei Priori. Il Palazzo è caratterizzato dagli stemmi dei priori che nel corso dei secoli hanno governato la città e da un alto campanile. Parte del pian terreno è caratterizzata da una Loggia dove spesso vengono venduti i prodotti tipici del territorio.

Castelnuovo dell’Abate
Non lontano da Montalcino si trova il piccolo comune di Castelnuovo dell’Abate. In realtà, ciò che spinge ogni anno migliaia di turisti a venire qui non è il paese, ma un edificio che è leggermente più isolato rispetto al centro abitato, l’Abbazia di Sant’Antimo.
La storia di questa abbazia inizia nel 350, quando venne edificato un piccolo oratorio dedicato al culto delle reliquie di Sant’Antimo di Arezzo. Nel corso dei scecoli, fino al 1200, l’abbazia ha visto un forte sviluppo, grazie alla realizzazione del monastero, della chiesa, al forte dominio sulle terre circostanti (soprattutto politico) e all’appoggio dei carolingi (i discendenti di Carlo Magno). Nei due secoli seguenti, a causa della rivalità con Siena e alla figura di Papa Pio II Piccolomini, che volle dare maggiore importanza alla sua cità natale, Pienza, l’abbazia venne svuotata dei suoi beni e delle sue funzioni. Solo nel 1870, grazie a numerose opere di restauro, la struttura è tornata in buona parte ai suoi antichi splendori. Dopo circa 40 anni di alternanze tra vari ordini monastici, l’abbazia ospita ora l’ordine dei benedettini olivetani. Accanto al monastero è presente un piccolo negozio dove è possibile acquistare i prodotti realizzati dai frati.

Di tutto il complesso, solo parzialmente visitabile, la parte più interessante è senza dubbio la chiesa. Realizzata in stile romanico, pur essendo abbastanza austera, presenta alcuni elementi interessanti, come ad esempio i capitelli decorati ciascuno con un motivo differente.
Parte del complesso è visitabile liberamente, ma è possibile partecipare alle visite con accompagnatore e audioguida. Questa seconda opzione vi permetterà di accedere ad alcune aree riservate. Inoltre l’audioguida è ricca di informazioni su tutto il complesso e vi consentirà di notare dettagli che altrimenti passerebbero inosservati.
Alcune note guide turistiche indicano la visita guidata come imperdibile. Tuttavia anche una visita svolta in autonomia può essere sufficiente a carpire il fascino del luogo. Pagare il prezzo del biglietto però può essere un’occasione per sostenere il mantenimento della struttura.
Prima di andare via, non dimenticatevi di fare un giro all’esterno dell’abbazia, in modo da ammirare la bellissima torre campanaria.
Castiglione d’Orcia
Terminata la visita all’abbazia di Sant’Antimo bisogna riprendere l’auto in direzione di Castiglione d’Orcia. Il tragitto è abbastanza breve (circa 15 Km), ma la strada, ricca di salite, discese e curve, richiederà almeno 30 minuti di percorrenza.
Questo paese offre due interessanti attrazioni, l’antico borgo medievale e la Rocca di Tentennano. Avendo un programma abbastanza fitto, noi abbiamo preferito evitare la visita nel centro storico per poter dedicare più tempo alla visita della Rocca.
Se deciderete di visitare il borgo, le due principali attrazioni da vedere sono le Chiese di Santa Maria Maddalena e quella dei Santi Stefano e Degna.
Una visita interessante, in particolare nelle giornate di bel tempo, è la Rocca di Tentennano. Questa rocca, data la sua posizione sulla somità di uno sperone roccioso, è stata per secoli un importante punto di dominio lungo la via Francigena. Ora invece, è un punto panoramico eccezionale, che offre una fantastica vista a 360 gradi sulla Val d’Orcia e sul paese di Castiglione d’Orcia.

Bagno Vignoni
La penultima tappa del primo giorno è Bagno Vignoni, un piccolo paesino reso celebre dalle Terme. La visita di questa località è molto breve. Vi basteranno infatti solo 15-20 minuti per girare attorno alla famosa piscina e nelle due viuzze ricche di bar, ristoranti e piccoli negozietti.

Montepulciano
Il tour di giornata termina a Montepulciano, il paese del Vino Nobile. Durante il tragitto di 26 Km, vi troverete ad attraversare alcune località interessanti. Non vi preoccupate, le vedremo nel giorno successivo.
Poco prima di arrivare nell’abitato di Montepulciano, è opportuno effettuare una sosta presso il Tempio di San Biagio. Questa chiesa, purtroppo, al mattino apre piuttosto tardi. Sarà quindi difficile riuscire a visitarla il giorno seguente prima di ripartire.

La Chiesa, realizzata in stile rinascimentale, è un luogo di grande interesse. La parte di maggiore rilievo si trova dietro l’altare, all’interno della dossale in marmo, dove è collocato l’affresco della Madonna in trono col Bambino, opera legata ad alcuni eventi miracolosi.
Uscendo dalla Chiesa di San Biagio, la cosa migliore è sfruttare il resto del pomeriggio per prendere sistemazione per la notte, concludendo magari la giornata con un rapido giro prima o dopo l’ora di cena.
Per il pernottamento, noi abbiamo optato per l’Agriturismo il Sasso, una graziosa struttura a pochi chilometri dal paese. Il costo di 50€ a camera, la rende un’ottima soluzione low-cost nonostante sarete costretti a prendere l’auto per poter cenare e vedere Montepulciano.
Per il rapido tour della serata, vi consiglio di parcheggiare nei dintorni di piazza Don Luigi Manzoni, in modo da vedere la parte bassa della città e alcune delle vie più caratteristiche tra le quali il celebre Corso.

Lungo il Corso, troverete molti locali interessanti, come ad esempio la Vineria, la Pentolaccia o la Trattoria di Cagnano. Non avendo trovato posto alla Pentolaccia, noi ci siamo recati alla Trattoria di Cagnano, locale economico che serve buoni piatti tipici della cucina toscana.
Giorno 2

Il secondo giorno comincia con la ripresa della visita di Montepulciano. Questa volta però ci concentriamo sulla parte alta. Il parcheggio più idoneo è quindi nei pressi della Porta di San Donato. Se sarete mattinieri non avrete difficoltà a trovare un posto per l’auto.
In questa parte del paese troverete alcuni degli edifici più caratteristici, come ad esempio la Fortezza Medicea, il Palazzo del Comune e la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Tra tutti, il più interessante è il Palazzo Comunale, costruito tra il 1300 e il 1400, che domina Montepulciano grazie all’alta torre civica.
Monticchiello
La prossima meta del tour è Monticchiello, un piccolo borgo medievale dove pare che il tempo si sia fermato. Il tragitto per raggiungere questo paesino da Montepulciano, nonostante i pochi chilometri, non è breve. Sarete infatti costretti a percorrere alcuni tratti di sterrato.
Visitare Monticchiello sarà abbastanza rapido, prendetevi però il giusto tempo per ammirare e godere della pace di questo paese che è uno dei più belli e caratteristici di tutta la Val d’Orcia.

Pienza
Siamo così arrivati alla città più importante della Val d’Orcia, Pienza. L’importanza di questa località è da attribuirsi interamente alla figura di Papa Pio II Piccolomini. Egli affidò all’architetto Bernardo Rossellino il progetto di rinnovare completamente il piccolo borgo di cui era originario, per trasformarlo in uno dei centri più importanti di tutta la Toscana. I lavori portarano alla realizzazione di una città rinascimentale, che rimase però compiuta solo in parte a causa della morte prematura del Pontefice.
Un aspetto interessante è che la bellezza di Pienza ha fatto da apripista all’entrata della Val d’Orcia tra l’elenco dei patrimoni UNESCO. Infatti, il centro storico di Pienza è entrato tra i beni UNESCO ben 8 anni prima rispetto all’intera Val d’Orcia.
La zona più interessante di Pienza è piazza Pio II, che ospita gli edifici più importanti della città, in particolare il Duomo e il Palazzo Piccolomini.
Sebbene il Duomo di Pienza non abbia caratteristiche di grande fascino, rimane un luogo interessante per il progetto del Rossellino. Il celebre architetto fiorentino andò a modificare l’antica pieve dove costruì il Duomo, dandogli un diverso orientamento e posizionandolo a strapiombo sulla collina in modo da rendere la piazza più ampia possibile.

Palazzo Picolomini, invece, è decisamente più interessante del Duomo e può essere visitato grazie ad una delle numerose visite guidate. Durante la visita si possono ammirare le stanze del primo piano, ampiamente decorate e arredate con mobili d’epoca. Un’altra parte degna di nota è il giardino pensile, il più antico dell’epoca rinascimentale. Purtroppo non è possibile fare foto degli interni, in compenso, nelle belle giornate, si può godere di una vista semplicemente meravigliosa della Val d’Orcia dal giardino o dal loggiato al primo piano.

Prima di lasciare la cittadina, non dimenticate di fare una passeggiata per corso Rossellino, la via più bella e caratteristica di Pienza. Qui troverete molti graziosi negozi di souvenir e alimentari.
Per pranzo, noi abbiamo optato per una soluzione tanto economica quanto deliziosa. Ci siamo fatti preparare dei panini con il famoso pecorino di Pienza nelle sue varie stagionature per gustarli nella tappa successiva.
Cappella della Madonna di Vitaleta
Pochi chilometri dopo Pienza, vi è un luogo imperdibile durante le belle giornate. Si tratta della Cappella della Madonna di Vitaleta. Per raggiungere la Cappella, bisogna deviare dalla strada principale e fare un tratto di sterrato. Una volta lasciata l’auto, vi basterà percorrere un breve tratto di strada a piedi per raggiungerla. Anche se non è facile visitare la Cappella, quasi sempre chiusa, la rapida escursione è giustificata dalla bellezza e dalla pace che rende questo contesto uno dei simboli di tutta la Val d’Orcia.

San Quirico d’Orcia
L’ultima tappa del tour di due giorni è San Quirico d’Orcia. Sebbene questa cittadina non goda del fascino delle altre località della Val d’Orcia merita comunque una rapida visita.
La parte più interessante è via Dante. Nella parte dove comicia il centro storico troverete gli Horti Leonini, un ampissimo giardino all’italiana realizzato verso la fine del 1500 non per uso privato, ma come luogo aperto al pubblicco, dedicato in particolare ai pellegrini della via Francigena. Arrivando alla parte opposta di via Dante, si trova invece la Collegiata di San Quirico, una bella chiesa che nonostante mumerose modifiche mantiene ancora le carattristiche del 1300.

Ritorno verso Siena
Terminata la visita di San Quirico d’Orcia è giunto il momento di procedere verso la prossima destinazione, Siena. Se siete stanchi o avete fatto tardi, la soluzione migliore è procedere per la SR2, attraverso la quale arriverete a destinazione in circa un’ora. Se avete ancora energie da spendere, potete invece fare una deviazione passando per il comune di Asciano. In questo modo riuscirete anche a vedere la zona delle Crete Senesi. Nelle colline che attraverserete, trovere altri bellissimi paesaggi con alcune suggestive viste panoramiche di Siena.

Come già anticipato, la prossima meta che andremo a scoprire è Siena.
Spero che nel frattempo abbiate gradito questo tour della bellissima Val d’Orcia.
A presto!