Cari amici viaggiatori,
dopo aper esplorato Sanremo, è giunto il momento di approfondire la conoscenza del Ponente Ligure.
Uno dei modi migliori per farlo, è prendere la macchina e partire alla scoperta di almeno una vallata. Tutte le vallate della provincia di Imperia infatti, sono particolarmente ricche di antichi e graziosi borghi, che sapranno farvi innamorare di questa zona d’Italia. Non è un caso che molti stranieri, soprattutto tedeschi e olandesi, abbiano scelto di comprarvi casa per potervi soggiornare in estate e non solo.
Le due vallate più interessanti sono la Val Nervia, che sfocia tra Ventimiglia e Vallecrosia, e la Valle Argentina, il cui torrente sfocia all’altezza di Arma di Taggia.
La scelta tra le due valli è stata difficile, ma ho deciso di prediligere la Val Nervia, per poter fare un’aggiunta di grande interesse, spesso dimenticata da chi decide di visitare questa zona.
Sto parlando di Ventimiglia, che pur non avendo un centro storico di particolare interesse, offre un luogo molto bello proprio al confine con la Francia.
Ventimiglia (Giardini Hanbury)
Il luogo di cui vi ho appena accennato sono i Giardini Hanbury, che si trovano a Mortola Inferiore, piccola frazione di Ventimiglia.

Ciò che rende particolari questi immensi giardini botanici, di circa 18 ettari, è la loro conformazione. Essi seguono infatti lo sviluppo del terreno, tipicamente ligure. Partendo dalla parte alta, scenderete fino quasi al mare, passeggiando lungo stretti viottoli. Lungo il percorso troverete rare specie di flora e alcuni scorci veramente suggestivi con il mare a fare da sfondo.
Sarebbe però riduttivo immaginare dei semplici giardini botanici. Questo luogo infatti, è anche ricco di storia. Non a caso, i lavori per la realizzazione di questa imponente opera cominciarono già nella metà del 1800.
Lungo il percorso della visita troverete le tracce dell’antica via Julia Augusta, strada romana realizzata oltre duemila anni fa.
Al centro del parco, svetta Palazzo Orengo, edificio realizzato attorno all’antica torre, che ha origini di circa due secoli più antiche rispetto ai giardini.

Data la salita che si dovrà per forza fare per tornare all’uscita, la visita è sconsigliabile per chi ha difficoltà motorie e richiederà quasi due ore. Se però siete fortemente motivati a vedere il parco nonostante qualche difficoltà, potete contattare la segreteria per prenotare un passaggio su un’apposito mezzo che vi eviterà le parti più ostiche.
Val Nervia
Dopo aver visitato i giardini Hanbury, è giunto il momento di partire per l’esplorazione della Val Nervia e di tutti i suoi piccoli borghi.

Dolceacqua
Il primo borgo che si incontra risalendo lungo la vallata è Dolceacqua. Alcuni ritrovamenti archeologici hanno permesso di attribuire a questo paese origini di epoca romana. Al di là delle origini, il momento di maggiore sviluppo fu il XII secolo, quando cominciarono i lavori di costruzione del castello, eretto in una posizione stategica su uno sperone che permeteva di dominare l’intera vallata.
Lo sviluppo del paese è proseguito per altri tre secoli attorno al castello, fino ad arrivare dall’altra parte del torrente Nervia. L’esigenza di collegare le due parti del paese ha così portato alla realizzazione del famoso ponte a schiena d’asino, simbolo di Dolceacqua.

Nonostante il passare dei secoli, il paese ha mantenuto un forte e autentico carattere medievale, che renderà questa visita piacevole e vi farà immergere nei tempi passati.
Se si è fatta ora di pranzo, prima di procedere, approfittate della presenza numerosi locali vicino al torrente per fermarvi a mangiare.
Rocchetta Nervina

Per visitare il secondo borgo, Rochetta Nervina, dovrete fare una deviazione di qualche chilometro.
Arrivando a Rocchetta Nervina lasceremo il torrente Nervia per trovare un suo affluente, il torrente Barbaira.
Rocchetta Nervina è stato un luogo di grande importanza storica, in particolare in epoca rinascimentale. Infatti, data la sua posizione, era un villaggio strategico posto al confine tra le dominazioni dei Savoia e quella dei Doria. Questo lo rese centro di numerosi scontri e scambi di potere per quasi tre secoli.
Oltre all’importanza storica, il torrente Barbaira è ciò che conferisce al borgo il suo aspetto caratteristico, con la schiera di case che si affacciano sulle sue sponde.
Isolabona (parte 1)

Tornando lungo il corso del torrente Nervia, si arriva a Isolabona, uno dei paesi più facili da visitare, in quanto quasi interamente in piano.
Oltre ad un rapido giro per il paese, non dimenticatevi di visitare la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maddalena e l’Oratorio di Santa Croce, entrambi in pieno centro storico.
Merita una visita anche il Castello dei Doria, raggiungibile dopo alcune rampe a gradini. Questo castello, costruito nel 1200, ha subito gravi danni in seguito ad un terremoto verso la fine del 1800, ma è stato in buona parte recuperato.
Apricale
Da Isolabona, bisogna lasciare nuovamente il torrente Nervia, per raggiungere Apricale, un bellissimo borgo adagiato su una collina. Se pensare che a questo punto ne avrete abbastanza di borghi, tenete presente che Apricale è incluso nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. Pertanto vale davvero il vostro tempo.

Già il percorso per arrivare ad Apricale è spettacolare. Dietro alcune curve, infatti, potrete ammirare bellissimi scorci del borgo, con le case disposte a cascata su vari livelli.
Il paese, anche se non agevole da visitare, presenta numerosi luoghi di interesse, come ad esempio la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, struttura costruita negli anni 1000, che presenta un notevole ciclo di affreschi realizzati tra il 1400 e il 1700.
Dopo aver passeggiato per il paese, non mancate di visitare il Castello della Lucertola (aperto, generalmente, solo al pomeriggio), che è parte integrante del paese. Al suo interno troverete numerosi reperti atti ad illustrare la lunga storia del borgo.
Isolabona (parte 2)
Lasciando Apricale, per tornare in Val Nervia sarete costretti a ripassare per Isolabona. Ottima occasione per vedere un altro luogo interessante. Pochi chilometri a nord di Isolabona infatti, troverete il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, la cui cappella presenta un pregevole ciclo di affreschi.
Pigna
Siamo così arrivati alla tappa conclusiva del nostro tour: Pigna.

Girando per le vie di questo caratteristico borgo, non avrete dificoltà a trovare l’attrazione più importante, la Chiesa di San Michele Arcangelo, il cui Campanile è visibile da quasi tutto il paese. Questa chiesa è riconosciuta come uno degli edifici tardo-medievali più importanti di tutta la Liguria ed è caratterizzata da un imponente polittico in legno dorato.
Anche se non è facile, durante la vostra passeggiata per il borgo provate a notare la particolare disposizione di vie e case. Gli edifici infatti, formano dei cerchi concentrici, con le case che ad ogni via si innalzano fino ad arrivare alla sommità della collina.
Il tour di Ventimiglia e della Val Nervia è così concluso. Ma le cose da fare non sono certo finite. In estate infatti, questi belllissimi borghi sono molto attivi nell’organizzazione di eventi. Quindi, prima di partire, vi consiglio vivamente di controllare se in qualche paese è presente un evento di vostro interesse.
Noi ci rivediamo alla prossima meta.
Non mancate!