Cari amici viaggiatori,
come preannunciato nel post di Mantova ora voglio parlarvi di due splendide località nelle vicinanze. Se dopo aver visitato il capoluogo avete ancora un giorno a disposizione, non potete perdervi questi piccoli gioielli della provincia mantovana.
Il primo posto è San Benedetto Po, che fa parte dei borghi più belli d’Italia; il secondo è Sabbioneta che, come Mantova, fa parte dei beni riconosciuti dall’UNESCO come patrimoni dell’umanità.
Sfortunatamente, i due paesi non sono molto vicini tra loro e non è possibile raggiungerli con i mezzi pubblici. Pertanto, potrete visitarli solamente muovendovi con l’automobile.
L’intero percorso, partendo e tornando a Mantova, è lungo circa 100 km e dura due ore. Ma non preoccupatevi. Il disagio del lungo trasferimento sarà ampiamente ripagato dalle meraviglie che andrete a visitare.
San Benedetto Po
La più grande attrazione di San Benedetto Po è il Complesso Monastico di Polirone, che costituisce l’abbazia più grande del nord Italia.

Nella piazza antistante alla cattedrale, di fronte all’ingresso della chiesa, troverete il punto informazioni dove potrete prenotare la vostra visita. Esistono tre tipologie di visita:
- visita gratuita: potete visitare autonomamente la bellissima e ricchissima cattedrale, in qualsiasi momento della giornata compatibilmente con l’orario d’apertura. Purtroppo la parte retrostante l’altare non è accessibile con questa tipologia d’ingresso.
- visita guidata breve: accompagnati da un volontario, potrete visitare parte della cattedrale e il refettorio, che ospita una mostra di opere d’arte. La durata di questa visita è di circa un’ora e sarà arricchita dalle dettagliate spiegazioni del volontario.
- visita guidata completa: con questa visita, sarete accompagnati da un volontario in tutte le parti dell’immenso complesso (chiostri, refettorio, antiche cantine, museo civico) e avrete il privilegio di visitare le zone della cattedrale precluse al resto dei visitatori.
La visita guidata completa dura più di due ore, ma ve la consiglio fortemente. I volontari sono estremamente preparati e vi sapranno fornire tutte le informazioni, che altrimenti non riuscireste a reperire nemmeno in rete. Il complesso è davvero immenso ed è costituito da una varietà di stili architettonici appartenenti alle epoche più disparate (dalle prime strutture risalenti all’anno 1000 fino alla fine del XIX secolo), per questo sarebbe un peccato perderne delle parti.
Tra le strutture più interessanti e significative c’è il Refettorio, costruito alla fine del XV secolo, dove sono esposti numerosi dipinti di pregio. Purtroppo le opere del Bonsignori e del Correggio, che lavorarono entrambi alla decorazione del complesso, sono andate perdute durante l’occupazione napoleonica, ma restano comunque importanti opere d’arte che meritano la visita.
Le Cantine, oltre a essere interessanti per la loro struttura architettonica, ospitano nella prima parte un’esposizione di reperti archeologici e nella seconda parte un’ampia collezione di carri antichi, da quelli usati per scopi agricoli, ai carri nuziali e alle carrozze per passeggeri più decorate.
La Cattedrale, nata intorno all’anno 1000 insieme al monastero, subì importanti modifiche a metà del XVI secolo a opera di Giulio Romano, artista che ebbe grandissima influenza in tutto il mantovano. Giulio Romano riuscì a mantenere l’equilibrio tra le modifiche e gli ammodernamenti con gli stili gotico e romanico già presenti all’interno della chiesa, creando una combinazione unica.

Se sceglierete di effettuare la visita completa, potrete visitare anche la cappella che costituisce il nucleo più antico della chiesa e che presenta ancora mosaici originali del periodo. Inoltre avrete la possibilità di vedere la tomba di Matilde di Canossa, la cui storia è profondamente legata a questo monastero.
Dalla zona retrostante all’altare, potrete accedere anche al coro ligneo risalente all’anno 1550, e alla sacrestia.
Un aspetto molto interessante della visita completa è la possibilità di accedere ai diversi chiostri. Il più suggestivo è sicuramente il Chiostro di San Simeone, completamente affrescato con scene della vita di San Simeone.

Vi sono poi il Chiostro dei Secolari, dove venivano accolti i pellegrini, e il Chiostro di San Benedetto, il più grande del complesso, fortemente rimaneggiato a seguito dell’ampliamento della chiesa.
L’ultima parte della visita sarà dedicata al Museo Civico. Si tratta di uno dei musei etnografici più grandi d’Italia. Il tempo che vorrete dedicare alla visita del museo dipenderà dal vostro interesse rispetto alle esposizioni e al tempo che avrete a disposizione. Il museo offre una panoramica sull’evoluzione degli oggetti di uso comune, mettendo a paragone quelli utilizzati in passato con i loro cugini più moderni.
All’interno del museo potrete visitare anche la sala del consiglio comunale, originariamente adibita a biblioteca, e l’antico scriptorium del convento, dove gli amanuensi ricopiavano e decoravano i testi.
Una volta terminata la visita, soprattutto se avrete scelto di optare per il giro più lungo, sarà ora di pranzo. Vi consiglio di deliziare il vostro palato con un pranzo a base di prodotti tipici del territorio presso la Trattoria Da Marte. La cucina è ottima, il proprietario è molto disponibile e i prezzi sono modici.
Sabbioneta
Dopo aver trascorso la mattina a San Benedetto Po, è ora di partire alla scoperta di Sabbioneta. Si tratta di una piccola cittadina, definita “Piccola Mantova”; è patrimonio dell’UNESCO, è stata insignita della bandiera arancione del Touring Club Italiano, è considerata uno dei borghi più belli d’Italia e rappresenta la “città ideale” secondo la concezione rinascimentale.
A differenza della gran parte delle città italiane, Sabbioneta è relativamente recente, creata secondo un progetto pianificato a tavolino nella seconda metà del XVI secolo. La cittadina era stata progettata per volere di Vespasiano Gonzaga affinché fosse all’avanguardia dal punto di vista della difesa militare e come autocelebrazione della figura di Vespasiano stesso, il quale desiderava una città che non fosse seconda a nessuna di quelle presenti nelle vicinanze.
Arrivando a Sabbioneta, il luogo migliore in cui lasciare l’auto e iniziare la vostra visita è nei pressi di Palazzo Giardino. Non solo avrete la possibilità di parcheggiare comodamente, ma è anche il punto ideale da cui partire. All’interno del palazzo, infatti, è situato l’ufficio di promozione turistica dove potrete avere informazioni e acquistare i biglietti.
Potrete acquistare un biglietto unico, comprensivo di audioguida e mappa interattiva, che vi permetterà di visitare tutte le attrazioni più importanti della città. Grazie alla mappa interattiva e alla penna ottica di cui è dotata l’audioguida, potrete ascoltare notizie e informazioni, non solo all’interno degli edifici, ma anche passeggiando per le vie del nucleo storico di Sabbioneta.
Se avete già visitato Mantova e avete acquistato la Mantova Card, vi consiglio comunque di recarvi al punto informazioni. La card infatti non copre tutte le attrazioni, quindi dovrete integrare il biglietto per poter godere appieno della visita.
Il tour della città, che nel complesso dura intorno alle tre ore, può dunque iniziare proprio da Palazzo Giardino. Questo palazzo fu costruito per ospitare la residenza privata di Vespasiano Gonzaga. Oggi le stanze non sono arredate, ma potrete ammirare i bellissimi affreschi ad opera di Bernardino Campi e di altri artisti della sua accademia, che adornano ogni soffitto con riferimenti a Roma e alla mitologia greca e romana. Particolarmente affascinante è la Galleria degli Antichi.


Terminata la visita a Palazzo Giardino, attraversate Piazza d’Armi e addentratevi tra le vie del centro. Il prossimo punto d’interesse è il Teatro all’Antica, probabilmente l’edificio più bello che vedrete a Sabbioneta. Fu progettato da Vincenzo Scamozzi, allievo di Andrea Palladio che contribuì al completamento del Teatro Olimpico di Vicenza alla morte del suo maestro. Questo teatro è considerato uno dei primi teatri dell’epoca moderna ed era innovativo per il fatto di essere accessibile a un pubblico più eterogeneo. Fino ad allora, infatti, i teatri erano stati costruiti solo all’interno di residenze private, per questo accessibili solo ai nobili.
Dopo aver visitato il teatro, proseguite fino a Piazza Ducale, sulla quale si affaccia il Palazzo Ducale, il centro del potere di Sabbioneta. Il palazzo nell’Ottocento subì un vasto incendio, che causò numerosi danni.
Benché diverse parti del palazzo siano andate perdute, restano visibili bellissimi saloni affrescati e alcune imponenti statue equestri in legno che originariamente decoravano la facciata. Purtroppo, dell’intera collezione, si sono salvate solo quattro statue.

Un’altra sala particolarmente interessante è quella decorata con bassorilievi raffiguranti i busti della dinastia dei Gonzaga in ordine cronologico lungo le quattro pareti.
Nei pressi di Palazzo Ducale, si trova la Chiesa della Beata Vergine Incoronata. Fu eretta come capella per le celebrazioni di famiglia e come luogo di sepoltura per i discendenti della dinastia. Non a caso ospita il mausoleo dedicato a Vespasiano Gonzaga. Nonostante quanto possa apparire dall’esterno, all’interno della chiesa si nasconde una struttra imponente e maestosa.

La visita alla Chiesa non è compresa nel biglietto unico per il tour della città. Potete scegliere se acquistare il biglietto semplice per l’accesso alla chiesa (3 euro) oppure il biglietto cumulativo che vi permetterà di visitare anche il polo museale Vespasiano Gonzaga, di cui fanno parte gli edifici religiosi della città. Se avete deciso di trascorrere tutta la giornata a Sabbioneta, vi consiglio il biglietto cumulativo. Se invece trascorrerete qui solo mezza giornata potete passare oltre.
A questo punto potete tornare in Piazza Ducale. Dalla parte opposta rispetto a Palazzo Ducale, troverete la Chiesa dell’Assunta, fortemente voluta da Vespasiano Gonzaga ed eretta sopra l’antica parrocchiale.
Seguendo il percorso della mappa interattiva, potrete raggiungere la Sinagoga. Fu costruita nel XIX secolo in una zona della città con un’elevata densità di popolazione ebraica ed è rimasta chiusa al pubblico per quasi un secolo, per essere riaperta solo una ventina d’anni fa.
La Sinagoga si trova all’interno di un palazzo e il tempio è stato realizzato all’ultimo piano per rispettare il precetto secondo cui al di sopra non deve esserci altro che il cielo. Potrete visitare sia il tempio, ricco di elementi decorativi, che una piccola esposizione museale.
Se a questo punto della visita avete ancora le energie per fare una passeggiata, potete recarvi lungo le mura per ammirare le due porte di accesso alla città, Porta Vittoria e Porta Imperiale, situate ai capi opposti del centro storico.
Prima di tornare a prendere l’auto, non dimenticate di restituire l’audioguida e la mappa interattiva all’ufficio del turismo.
Spero che il tour dei dintorni di Mantova sia stato di vostro gradimento. Vi aspetto per la prossima fantastica destinazione!